Un quadro globale preoccupante

In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, l’Unicef ha reso noto che ben 272 milioni di bambini e giovani in tutto il mondo non hanno accesso all’istruzione. Questa cifra, già allarmante, è destinata a crescere ulteriormente, raggiungendo i 278 milioni, a causa dei recenti tagli agli aiuti pubblici allo sviluppo destinati all’istruzione, stimati in 3,2 miliardi di dollari, con una riduzione del 24% rispetto al 2023.

L’importanza degli insegnanti

Nicola Graziano, presidente dell’Unicef Italia, ha sottolineato l’importanza fondamentale degli insegnanti: “Nessun bambino dovrebbe essere privato del diritto a imparare e a costruirsi un futuro. Garantire insegnanti formati, motivati e sostenuti significa non solo offrire conoscenza, ma anche protezione, speranza e opportunità di vita. Gli insegnanti sono il cuore di un’istruzione di qualità”. Tuttavia, nel 2024, solo il 31% dei paesi dispone di sistemi efficaci di sviluppo professionale degli insegnanti, un dato inferiore all’obiettivo del 64%.

Crisi e istruzione: un binomio drammatico

Le situazioni di crisi acuiscono ulteriormente il problema. Si stima che 234 milioni di bambini necessitino di sostegno per accedere a un’istruzione di qualità, con un aumento di 35 milioni negli ultimi tre anni. Di questi, 85 milioni non frequentano affatto la scuola, e tra questi, il 52% sono bambine, il 17% sono rifugiati o sfollati interni e oltre il 20% sono bambini con disabilità. La situazione a Gaza è particolarmente critica, con 1.466.000 bambini che si trovano ad affrontare difficoltà nell’istruzione. A giugno 2025, 588 edifici scolastici erano stati colpiti, la maggior parte nella Striscia di Gaza. Anche in Sudan e ad Haiti la situazione è grave, con milioni di bambini fuori dalla scuola a causa di conflitti e disordini.

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: luci e ombre

Mentre ci si avvicina alla scadenza dell’Agenda 2030, la valutazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) per l’Obiettivo 4 sull’istruzione mostra risultati contrastanti. Alcuni paesi stanno progredendo troppo lentamente, mentre altri stanno compiendo progressi significativi. Ad esempio, il 25% dei paesi registra una stagnazione nella frequenza dell’istruzione della prima infanzia, mentre il 34% sta compiendo rapidi progressi verso il raggiungimento dei propri obiettivi nazionali.

L’impegno dell’Unicef

A livello globale, l’Unicef si impegna a rafforzare l’accesso degli insegnanti a uno sviluppo professionale continuo e di alta qualità, adattato al loro contesto e alle loro esigenze locali. L’organizzazione sostiene e investe nel tutoraggio, nell’accesso alle risorse, nei gruppi di sostegno tra coetanei e nella leadership di supporto. Graziano ha concluso: “Investire negli insegnanti significa investire nel futuro. L’Unicef continuerà a lavorare perché ogni insegnante sia sostenuto, ogni aula sia inclusiva e ogni bambino, ovunque nel mondo, possa avere l’opportunità di imparare”.

Un futuro a rischio

La Giornata mondiale degli insegnanti ci ricorda l’importanza cruciale dell’istruzione per il futuro dei bambini e delle società. I dati presentati dall’Unicef sono allarmanti e sottolineano la necessità di un impegno globale per garantire a tutti i bambini l’accesso a un’istruzione di qualità. Investire negli insegnanti e sostenere i sistemi educativi, soprattutto nei contesti di crisi, è fondamentale per costruire un futuro più giusto e sostenibile.

Di veritas

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