Un caso irrisolto per oltre un decennio
Il 9 luglio 2012, Aldo Silingardi, un pensionato di 78 anni, fu trovato morto nella sua abitazione a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Le indagini iniziali non portarono a risultati concreti, e il caso rimase irrisolto per anni, gettando un’ombra di mistero sulla comunità locale.
La svolta: un’impronta palmare incastra il sospettato
La svolta nelle indagini è arrivata grazie a un’impronta palmare rinvenuta sulla gamba del tavolo utilizzata come arma del delitto. Dopo anni di analisi infruttuose, il Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma è riuscito a identificare la corrispondenza con un uomo di origine marocchina, all’epoca 24enne e residente nei pressi dell’abitazione della vittima. La riapertura del caso, richiesta dalla Procura di Reggio Emilia e coordinata dalla pm Maria Rita Pantani, ha portato a questa svolta cruciale.
La ricostruzione del crimine
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane sarebbe entrato nell’abitazione di Silingardi con l’intento di derubarlo. Sorpreso dall’anziano, lo avrebbe aggredito brutalmente con la gamba del tavolo, causandone la morte. L’indagato, noto per comportamenti violenti e problemi di alcolismo, è ora accusato di omicidio volontario.
Richiesta di misura cautelare e sviluppi giudiziari
La Procura ha richiesto una misura cautelare in carcere per il 37enne, inizialmente respinta dal GIP di Reggio Emilia. Tuttavia, il Tribunale del Riesame di Bologna ha accolto l’appello della Procura, disponendo la custodia cautelare in carcere. L’esecuzione della misura è attualmente sospesa in attesa della decisione definitiva.
Giustizia, anche se in ritardo
La riapertura di questo caso, e la conseguente identificazione di un sospettato, dimostrano che la giustizia, anche se a volte in ritardo, può arrivare. L’importanza delle nuove tecnologie e della perseveranza degli investigatori è stata fondamentale per risolvere un caso che sembrava destinato all’oblio. Resta da vedere come si evolverà la vicenda giudiziaria, ma la famiglia di Aldo Silingardi può finalmente sperare di ottenere giustizia per la sua tragica scomparsa.
