Ducati in crisi a Mandalika: Marquez e Bagnaia costretti al Q1

Il Gran Premio di Indonesia si apre con una giornata difficile per la Ducati, che vede le sue punte di diamante, Marc Marquez e Francesco Bagnaia, escluse dalla top 10 nelle pre-qualifiche. Sul circuito di Mandalika, il più veloce è stato Marco Bezzecchi su Aprilia, mentre le Ducati ufficiali del fresco campione del mondo Marc Marquez (11/o e protagonista di due cadute) e Francesco Bagnaia (17/o), insieme alle VR46 di Morbidelli e Di Giannantonio (12/o e 18/o tempo), dovranno affrontare il Q1 per guadagnarsi un posto nelle prime file della griglia di partenza.

Sorprese e outsider: Honda e Yamaha si fanno avanti

A trarre vantaggio dalle difficoltà di Ducati sono stati outsider come le due Honda ufficiali di Luca Marini e Joan Mir (rispettivamente 4/o e 6/o) e le due Yamaha ufficiali di Fabio Quartararo e Alex Rins (7/o e 8/o tempo). Queste prestazioni inattese hanno rimescolato le carte in tavola, aprendo nuove prospettive per la gara di domenica. Direttamente al Q2 anche Pedro Acosta con la Ktm ufficiale (3/o) e Miguel Oliveira con la Yamaha del team Pramac (9/o tempo).

Marquez: “Due cadute strane, non è la mia pista”

Per Marc Marquez, quello indonesiano è stato un venerdì da dimenticare, segnato da due cadute inusuali. “Sono stati dei colpi duri – ha spiegato il catalano – due cadute molto strane, dipese dalle condizioni della pista e dalla carcassa dello pneumatico posteriore: forse l’avevamo usata già a Buriram, ma qui si comporta in modo diverso”. Lo spagnolo non si è mostrato particolarmente ottimista per il weekend indonesiano. “Non me la sono sentita di spingere ancora, non voglio più cadere in questo weekend: proverò a passare in Q2 e poi vedremo. Non è stata sicuramente la maniera migliore per ‘festeggiare’ il Mondiale – ha ammesso – ma non è la prima volta che mi capita a Mandalika. Evidentemente non è la mia pista”.

Bagnaia: “Non ho ritrovato il feeling di Motegi”

Anche Francesco Bagnaia, reduce dal trionfo a Motegi, ha faticato a trovare il giusto feeling con la pista indonesiana. “Cosa è successo? Vorrei saperlo anche io… Questa non è mai stata una pista nelle mie corde, la specifica di gomma posteriore non la digerisco molto – ha spiegato il pilota Ducati a Sky -. Devo sempre aspettare che il grip aumenti, ci metto tre giri a far funzionare la soft e otto a far funzionare la media, così è difficile. L’anno scorso sembrava funzionare meglio, Ducati aveva dominato il weekend. Da parte mia non ho ritrovato il feeling di Motegi, anzi mi è sembrato di tornare a Misano. Se fosse solo un problema di grip non mi preoccuperei, ma anche il feeling è diverso. La moto parte molto facilmente al posteriore, è difficile da gestire”.

Bezzecchi sorride: “Bella giornata, la gamba va meglio”

A sorridere è invece Marco Bezzecchi, che in Giappone era stato protagonista di una brutta caduta nella Sprint: “È stata una bella giornata – le sue parole – Non semplice, perché qua con le gomme si fatica parecchio, è stata dura metterle in temperatura, specialmente la posteriore. Però i ragazzi hanno fatto un gran lavoro. Infortunio? La gamba va meglio di quanto mi aspettassi, la schiena un po’ peggio. Ho dolore al centro, dove ho preso la botta. Col passare dei giri peggiora, dovremo gestirlo bene”.

Un venerdì che rimescola le carte in vista della gara

La giornata di prove libere del GP di Indonesia ha offerto un quadro inatteso, con Ducati in difficoltà e outsider pronti a sfruttare l’occasione. Le condizioni della pista e le scelte delle gomme hanno giocato un ruolo cruciale, mettendo in discussione le gerarchie consolidate. Sarà interessante vedere come i team reagiranno a queste sfide e quali strategie adotteranno per la gara di domenica.

Di nike

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