Un Nuovo Mercato per le Licenze Editoriali
L’Associazione Italiana Editori (Aie) ha esplorato le potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore editoriale durante la terza edizione del suo seminario internazionale. Andrea Angiolini, delegato Innovazione di Aie, ha sottolineato come l’uso non autorizzato di libri protetti da copyright per addestrare un’IA costituisca un abuso e un furto. Tuttavia, sta emergendo un mercato legale delle licenze, offrendo agli editori un nuovo modello di business. Questo consente loro di concedere in licenza i propri contenuti per l’utilizzo nell’IA, garantendo al contempo i diritti degli autori e degli editori.
Precauzioni nella Negoziazione delle Licenze
Nella negoziazione con intermediari o grandi aziende tecnologiche per il licensing dei contenuti, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Angiolini raccomanda contratti di breve durata, data la rapida evoluzione tecnologica. Inoltre, poiché non esiste un metodo per far ‘dimenticare’ a una macchina un libro una volta utilizzato per l’addestramento (il cosiddetto ‘machine un-learning’), è essenziale definire chiaramente gli usi consentiti e prestare attenzione alla formula tecnica. Un esempio è l’utilizzo di ‘Retrieval-Augmented Generation’ (RAG), un metodo che permette di ‘completare’ il modello IA senza integrare definitivamente i libri al suo interno. Questo approccio garantisce un controllo maggiore sull’utilizzo dei contenuti e protegge i diritti d’autore.
Aggiornamento e Sensibilizzazione nel Settore Editoriale
Gli editori devono impegnarsi in un continuo aggiornamento per comprendere e gestire le nuove dinamiche del settore. È necessario acquisire una “nuova grammatica” per difendere i propri prodotti e intraprendere nuovi percorsi di business. Gli autori devono essere sensibilizzati e informati sulla vendita delle licenze, adottando a loro volta delle precauzioni nell’uso dell’IA durante la scrittura. In questo contesto, le regole stabilite dal Committee on Publication Ethics (COPE) offrono un quadro di riferimento per garantire trasparenza, responsabilità e proporzionalità nell’impiego della tecnologia.
Applicazioni Pratiche dell’IA nell’Editoria
L’IA trova diverse applicazioni pratiche nel settore editoriale. Un’area delicata è quella delle traduzioni, dove l’IA può migliorare l’efficienza e la qualità del processo. Un altro esempio è la produzione di descrizioni alternative delle immagini, necessarie per conformarsi al Digital Accessibility Act del 2025, che mira a rendere i contenuti accessibili ai non vedenti. L’IA può suggerire descrizioni alternative per le immagini degli eBook, facilitando l’accesso ai contenuti per tutti. Inoltre, l’IA viene impiegata in contesti commerciali e di marketing per promozioni, analisi dei dati e campagne pubblicitarie. Nelle piattaforme accademiche e di e-learning, l’IA abilita assistenti virtuali allo studio e sistemi di ricerca avanzata tra abstract e ricerche, migliorando l’esperienza di apprendimento e la fruizione dei contenuti digitali.
Conoscere per Agire: Sfide e Opportunità
È fondamentale affrontare l’IA con consapevolezza, evitando sia la sopravvalutazione che la sottovalutazione. Non bisogna evitarla per paura o mancanza di conoscenza, né agire in modo “tecnodiretto” solo perché è possibile farlo. È necessario affrontare le sfide che l’IA pone, come l’aspetto normativo europeo e le applicazioni nazionali, la cui realizzazione effettiva richiede anni. La realtà, spesso, evolve più rapidamente della normativa, rendendo necessario un approccio proattivo e informato. La conoscenza e la comprensione delle implicazioni dell’IA sono essenziali per sfruttarne appieno le opportunità e mitigare i rischi.
Riflessioni sull’Equilibrio tra Innovazione e Protezione dei Diritti
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore editoriale rappresenta una svolta significativa, offrendo nuove opportunità di business e miglioramenti operativi. Tuttavia, è cruciale bilanciare l’innovazione con la protezione dei diritti d’autore e la trasparenza nell’uso delle tecnologie. La sensibilizzazione degli autori e l’adozione di contratti ben definiti sono essenziali per garantire che i benefici dell’IA siano condivisi equamente tra tutti gli attori coinvolti.
