Occupazione e Rivendicazioni: La posizione di ‘Cambiare Rotta’
Dal 22 settembre, il rettorato dell’Università di Genova è al centro di una protesta studentesca guidata dal movimento ‘Cambiare Rotta’. Gli studenti hanno occupato l’ateneo con una serie di rivendicazioni specifiche, tra cui la rescissione degli accordi tra l’Università di Genova e l’industria bellica, la cancellazione del bando Maeci legato a politiche di apartheid, il sostegno al popolo e alla resistenza palestinese, e l’appoggio all’operazione umanitaria della Global Sumud Flottila. Leonardo, rappresentante di ‘Cambiare Rotta’, ha dichiarato durante un incontro con i media che, nonostante l’occupazione e le richieste, non sono pervenute risposte concrete dall’amministrazione universitaria.
“Abbiamo chiesto la rescissione totale degli accordi tra UniGe e industria bellica, la rescissione del bando Maeci che ci lega alle politiche di apartheid sioniste, il sostegno formale e incondizionato al popolo e alla resistenza palestinese e il sostegno formale e incondizionato all’operazione umanitaria della Global Sumud Flottila”, ha affermato Leonardo, sottolineando la mancanza di dialogo e la “ferma e decisa chiusura” da parte dell’ateneo.
Denunce e Accuse: La reazione dell’Università
Invece di risposte, ‘Cambiare Rotta’ ha ricevuto denunce firmate dal rettore per vilipendio e interruzione di servizio pubblico. Gli studenti si difendono dalle accuse, in particolare da quella di voler bloccare il pagamento delle borse di studio per i dottorandi. Leonardo ha precisato che il movimento si è dichiarato disponibile a facilitare il recupero del materiale necessario per i pagamenti. Orlando Bologna, della rsu Usb, ha aggiunto che si erano offerti come mediatori per assistere chi aveva bisogno di accedere alle pratiche.
Secondo gli occupanti, queste accuse rappresentano un tentativo di dividere studenti e dottorandi e screditare il loro operato. Inoltre, denunciano un clima di diffamazione alimentato dalla ministra Bernini attraverso i social media e le televisioni, con minacce di ritorsione. Nonostante ciò, gli studenti lamentano la mancanza di disponibilità al confronto da parte delle istituzioni.
Sostegno e Prospettive Future
Leonardo ha evidenziato il sostegno ricevuto dalla cittadinanza, come dimostrato dal corteo di sabato, che legittima la decisione di proseguire l’occupazione ad oltranza. Gli studenti si dichiarano “inamovibili” e determinati a portare avanti le loro rivendicazioni, nonostante le difficoltà e le accuse ricevute. La situazione rimane tesa, con un dialogo interrotto e posizioni apparentemente inconciliabili.
Resta da vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni e se le parti coinvolte riusciranno a trovare un terreno comune per affrontare le questioni sollevate dagli studenti di ‘Cambiare Rotta’. L’occupazione continua, e con essa la richiesta di risposte concrete e un confronto aperto e costruttivo.
Riflessioni sulla situazione all’Università di Genova
La situazione all’Università di Genova solleva interrogativi importanti sul ruolo delle istituzioni accademiche di fronte alle istanze degli studenti. La mancanza di dialogo e le accuse reciproche non fanno altro che esacerbare il conflitto, rendendo difficile la ricerca di soluzioni condivise. È fondamentale che entrambe le parti si impegnino in un confronto aperto e costruttivo, al fine di affrontare le questioni sollevate dagli studenti e garantire un ambiente universitario sereno e democratico.
