Un ritorno agli anni ’60 tra le mura del Louvre

La Settimana della Moda di Parigi ha visto Louis Vuitton presentare la sua collezione Primavera/Estate 2026 in una cornice storica e prestigiosa: gli ex appartamenti della Regina Anna d’Austria al Louvre. La sfilata, curata dal direttore creativo Nicolas Ghesquière, ha offerto un viaggio nel tempo, riportando in auge lo stile degli anni ’60 con un tocco di modernità e raffinatezza. Gonne a balze, volant scultorei e colletti Peter Pan esagerati hanno dominato la scena, catturando l’attenzione degli addetti ai lavori e degli appassionati di moda. La colonna sonora jazz, narrata dalla voce inconfondibile di Cate Blanchett, ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, trasportando gli spettatori in un’altra epoca.

Serenità e femminilità: la nuova direzione stilistica di Ghesquière

In contrasto con la teatralità dark della collezione Cruise di maggio, la nuova proposta di Ghesquière si distingue per silhouette più morbide e femminili. Lo stilista francese ha dichiarato di voler trasmettere una sensazione di serenità e comfort, come quella che si prova quando ci si sente a casa. Questa ricerca di un’estetica più rilassata e accogliente si riflette nella scelta dei tessuti, dei colori e delle forme, che evocano un’immagine di eleganza senza sforzo. La presenza di star del calibro di Emma Stone e Zendaya ha ulteriormente impreziosito l’evento, confermando il ruolo di Louis Vuitton come marchio iconico e punto di riferimento nel mondo della moda.

Tra classici rivisitati e nuove ispirazioni

La collezione Primavera/Estate 2026 non ha mancato di omaggiare i classici del marchio, come le borse “Speedy” e le colorate “pochette”, rivisitate in chiave contemporanea. Accanto a questi pezzi iconici, hanno fatto la loro comparsa copricapi simili a turbanti, abbinati a capi fluidi ispirati alle tuniche, suggerendo un’apertura verso nuove culture e influenze stilistiche. Questa combinazione di tradizione e innovazione è una delle caratteristiche distintive del lavoro di Ghesquière, capace di reinterpretare il passato con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

Un momento di cambiamento per l’industria del lusso

La Settimana della Moda di Parigi è stata anche l’occasione per assistere a una serie di importanti nomine presso marchi prestigiosi come Chanel, Balenciaga, Loewe, Dior donna e Jean Paul Gaultier. Questo rinnovamento ai vertici creativi è visto come un’opportunità per stimolare la domanda in un momento di incertezza per l’industria del lusso, alle prese con il rallentamento del mercato cinese, i dazi statunitensi e le tensioni economiche globali. La sfilata di Louis Vuitton, insieme alle altre presentazioni, ha offerto un segnale di speranza e di fiducia nel futuro, dimostrando la capacità del settore di reinventarsi e di affrontare le sfide con creatività e determinazione. Oltre a Louis Vuitton, hanno sfilato anche altri stilisti e marchi di rilievo, tra cui il belga Dries Van Noten, il marchio francese Courrèges e la britannica Stella McCartney, confermando la vivacità e la diversità della scena fashion parigina.

Un equilibrio tra passato e futuro

La collezione Primavera/Estate 2026 di Louis Vuitton rappresenta un interessante equilibrio tra omaggio al passato e sguardo al futuro. Nicolas Ghesquière dimostra ancora una volta la sua abilità nel reinterpretare i codici stilistici del marchio con un tocco di modernità e innovazione, offrendo una visione coerente e raffinata. In un momento di cambiamento per l’industria del lusso, questa sfilata rappresenta un segnale di speranza e di fiducia nella capacità del settore di reinventarsi e di affrontare le sfide con creatività e determinazione.

Di davinci

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