La reazione di Venditti alla perquisizione
L’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, ha espresso con forza la sua indignazione per la perquisizione subita, definendola un’offesa alla sua persona e alla sua carriera di magistrato. In un intervento a Quarto Grado su Retequattro, Venditti ha dichiarato: “Quello che è successo oggi, la perquisizione mi offende come uomo e come magistrato. Per 45 anni ho servito lo Stato anche in situazioni di pericolo, sono stato gli ultimi 10 anni sotto scorta e non meritavo tutto questo.”
L’indagine per corruzione e il caso Garlasco
Venditti è indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito dell’inchiesta su Garlasco. In particolare, è accusato di aver ricevuto denaro per archiviare la prima inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, in cui era indagato Alberto Sempio, amico del fratello della vittima. Venditti ha ribadito la sua innocenza e ha affermato di aver agito correttamente nel caso Sempio: “Lo rifarei – ha detto – Penso Sempio sia totalmente estraneo nella vicenda di Chiara Poggi”.
La difesa e la lettera al Ministro Nordio
L’avvocato Domenico Aiello, difensore di Venditti, ha inviato una dura lettera al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, esprimendo la sua indignazione per la vicenda. Venditti ha dichiarato di condividere e sottoscrivere integralmente la lettera del suo avvocato. “Se ho paura di qualcosa? Dopo quello che è successo oggi non ho più paura di niente. Ormai il danno è fatto, il mio nome è nel fango e dopo 45 anni non meritavo tutto questo”, ha aggiunto.
La fiducia nella giustizia e l’amarezza
Nonostante l’amarezza e la profonda delusione, Venditti si è detto fiducioso che la verità verrà a galla e che sarà scagionato dalle accuse. Ha inoltre ribadito la sua disponibilità a collaborare con gli inquirenti: “Sono a disposizione, da qui non mi muovo. Sono a disposizione, facciano quello che vogliano tanto peggio di così”.
Riflessioni sulla vicenda Venditti
La vicenda dell’ex procuratore Venditti solleva interrogativi importanti sull’amministrazione della giustizia e sulla presunzione di innocenza. Indipendentemente dall’esito delle indagini, è fondamentale garantire un processo equo e trasparente, nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte. La lunga carriera di Venditti al servizio dello Stato merita di essere valutata con attenzione e obiettività, senza pregiudizi o preconcetti.
