Un ‘Otello’ inedito per il Festival Verdi 2025

Il 26 settembre, il Teatro Regio di Parma alzerà il sipario sul Festival Verdi 2025 con una nuova produzione di ‘Otello’, l’opera di Giuseppe Verdi che apre la manifestazione in grande stile. Questa edizione si distingue per la presentazione della nuova edizione critica curata da Linda B. Fairtile, promettendo una fedeltà ancora maggiore all’originale e una riscoperta delle intenzioni del compositore. Sul podio, Roberto Abbado dirigerà la Filarmonica Arturo Toscanini, affrontando per la prima volta questo capolavoro verdiano. L’attesa è palpabile per l’allestimento firmato dal regista Federico Tiezzi, con le scene evocative di Margherita Palli e i costumi di Giovanna Buzzi, che si preannuncia come una lettura innovativa e profonda del dramma shakespeariano.

Un cast stellare per un dramma senza tempo

Il cast scelto per questa produzione di ‘Otello’ è di assoluto rilievo. Il tenore Fabio Sartori interpreterà il ruolo del protagonista, Otello, mentre il baritono Ariunbaatar Ganbaatar darà voce al perfido Jago. Il soprano Mariangela Sicilia vestirà i panni della sfortunata Desdemona. Il direttore artistico del Festival, Alessio Vlad, ha sottolineato come la scelta degli interpreti sia stata guidata non solo dalle loro capacità vocali, ma anche dalla loro espressività, essenziale per rendere al meglio la complessità dei personaggi verdiani.

L’allestimento di Federico Tiezzi: una ‘stanza della tortura’ nell’inconscio di Otello

Federico Tiezzi, regista di fama internazionale, offre una chiave di lettura originale e audace dell’opera. Concentrandosi sulle dinamiche psicologiche tra i personaggi, Tiezzi ha creato una ‘stanza della tortura’ che si ripropone costantemente sulla scena, un luogo metaforico dove si consumano i conflitti e le passioni che legano e respingono Otello, Desdemona e Jago. L’influenza di drammaturghi come Strindberg e Ibsen è evidente in questa interpretazione, che scava nelle profondità dell’animo umano. La modernità musicale di Verdi ha spinto Tiezzi a spostare l’ultimo atto verso atmosfere espressioniste, evocando le opere di Alban Berg come ‘Wozzeck’ e ‘Lulu’. La scenografia, dominata da un nero magmatico e notturno, rappresenta l’inconscio di Otello, una ‘scatola cranica tempestosa’ abitata dai corpi dei cantanti e illuminata da una luce che disegna e manipola lo spazio scenico. Tiezzi ammette di essere stato influenzato dal film di Orson Welles, regista che considera un punto di riferimento costante, per il suo bianco e nero fosco e ossessivo.

Informazioni utili e repliche

‘Otello’ sarà replicata il 5 ottobre alle 15.30 e l’11 e il 19 ottobre alle 20. La première del 26 settembre sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3, offrendo a un vasto pubblico l’opportunità di assistere a questo evento culturale di rilievo. Un’occasione imperdibile per immergersi nella potenza emotiva e nella bellezza musicale di ‘Otello’, in un allestimento che promette di lasciare il segno.

Un’opera che continua a interrogare il nostro tempo

La scelta di ‘Otello’ per inaugurare il Festival Verdi 2025 non è casuale. Quest’opera, che affronta temi universali come la gelosia, l’inganno e la distruzione, continua a risuonare con forza nel nostro tempo. L’allestimento di Federico Tiezzi, con la sua attenzione alle dinamiche psicologiche e alla modernità musicale, promette di offrire una lettura inedita e stimolante di questo capolavoro verdiano, invitando il pubblico a riflettere sulle passioni umane e sulla fragilità dell’animo umano.

Di euterpe

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