Rinnovabili dominano la scena energetica globale
Il 2024 ha segnato un punto di svolta nel panorama energetico mondiale: le fonti di energia rinnovabile hanno compiuto un sorpasso definitivo, trainate da una combinazione vincente di costi in calo e batterie in forte espansione, con una riduzione dei costi del 40%. Questo emerge chiaramente dal Rapporto annuale sullo stato dell’industria nucleare nel mondo 2025, presentato oggi a Roma.
Gli investimenti nel settore delle rinnovabili non idroelettriche hanno raggiunto la cifra di 728 miliardi di dollari, un abisso rispetto ai 21 miliardi destinati al nucleare. La nuova capacità installata è di 565 GW tra solare ed eolico, contro i soli 5,4 GW netti del nucleare. Un dato ancora più significativo è che solare ed eolico hanno generato il 70% in più di elettricità rispetto al nucleare.
Nucleare: record cinese, ma declino globale
Il rapporto evidenzia come il nucleare, pur registrando un record di produzione globale nel 2024 con 2.677 terawattora (TWh), grazie soprattutto alla spinta della Cina, non mostri una ripresa strutturale a livello mondiale. Al di fuori della Cina, infatti, la produzione nucleare è calata del 14% rispetto al 2006, con un decremento di 363 TWh. La quota del nucleare nel mix elettrico globale è scesa al 9%, il valore più basso degli ultimi 40 anni.
Un altro aspetto critico sottolineato dal rapporto è la dipendenza dalle forniture estere di combustibile nucleare. La Russia, in particolare, si conferma come fornitore chiave nella filiera del combustibile e leader nell’export di reattori.
L’Italia e il ritorno al nucleare: una valutazione complessa
Il rapporto dedica un focus specifico all’Italia, dove si sta valutando un possibile ritorno all’energia nucleare in risposta alla crisi climatica e alla volatilità dei prezzi energetici. L’obiettivo sarebbe raggiungere una quota compresa tra l’11% e il 22% di produzione elettrica da nucleare entro il 2050.
Tuttavia, il rapporto sottolinea che per l’Italia le priorità restano le rinnovabili, le reti intelligenti e lo storage. Le preoccupazioni legate al nucleare includono i costi elevati e la dipendenza da forniture estere di combustibile.
Prospettive future: rinnovabili in crescita, nucleare in cerca di soluzioni
Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club, associazione che ha co-organizzato la presentazione del rapporto, ha commentato: “Le prospettive indicano una rapida crescita delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo, mentre il nucleare è alla ricerca di nuove soluzioni ma destinato a giocare un ruolo limitato fino al 2050”.
Un futuro energetico sostenibile: la sfida italiana
La transizione energetica è una sfida complessa che richiede un approccio diversificato e una valutazione attenta delle diverse opzioni. Il rapporto annuale sullo stato dell’industria nucleare nel mondo 2025 offre una panoramica chiara delle tendenze globali, evidenziando il ruolo sempre più dominante delle rinnovabili e le difficoltà del nucleare. L’Italia, nel valutare un possibile ritorno al nucleare, deve considerare attentamente i costi, la dipendenza da forniture estere e le alternative disponibili, puntando su un mix energetico sostenibile che garantisca sicurezza, accessibilità economica e rispetto per l’ambiente.
