La crisi della formazione e l’isolamento giovanile secondo Massimo Recalcati

Massimo Recalcati pone l’accento sul problema crescente dei giovani isolati e con difficoltà di attenzione, abituati alla superficialità dell’apprendimento tramite smartphone. Secondo Recalcati, il desiderio di sapere si trasmette unicamente attraverso gli incontri, a partire dalla figura del maestro, colui che con passione accende la sete di conoscenza. La progressiva scomparsa di figure autorevoli e la crescente fiducia nell’autoformazione rendono difficile far comprendere come il sapere arricchisca e ampli il significato della vita, anziché porsi in contrapposizione ad essa. Questo tema è stato centrale nel dibattito del Festivalfilosofia, che si è tenuto a Modena.

Il declino europeo e l’ascesa di Asia e America nell’innovazione tecnologica

Alessandro Aresu, analista geopolitico, evidenzia come il problema della formazione si inserisca in un contesto economico e sociale più ampio, segnato dal declino del ruolo dell’Europa a livello globale. Contrariamente, l’Asia, in particolare Cina e India, si sono affermate come forze trainanti, con le università cinesi in testa per numero di brevetti relativi all’intelligenza artificiale generativa. Anche gli Stati Uniti mantengono una posizione di rilievo grazie agli ingenti investimenti nella ricerca, nettamente superiori a quelli dell’Unione Europea. Questo divario si riflette anche nel settore delle imprese digitali, con il predominio di aziende americane e cinesi come Google e TikTok, a discapito di realtà europee.

La necessità di un cambio di rotta per l’Europa: centralità alla formazione e riscoperta del ‘non sapere’

Per contrastare questo declino, secondo Aresu, è fondamentale che l’Europa prenda coscienza della situazione e riaffermi la centralità della formazione. Aresu sottolinea come in Corea il termine per indicare l’insegnante significhi “Costruttore della nazione”, evidenziando l’importanza attribuita all’istruzione. Marina Graces, docente di filosofia, invita a ripartire dal ‘so di non sapere’ socratico, osando l’ignoto e coltivando l’immaginazione, intesa come capacità di comprendere il possibile partendo dai fatti concreti. A ciò si aggiunge la necessità di sviluppare l’empatia, la capacità di comprendere l’altro attraverso incontri reali, in cui l’ascolto diviene fondamentale.

L’importanza dell’empatia e dell’ascolto dei giovani

Michela Marzano, docente di filosofia morale, sottolinea l’importanza di leggere gli sguardi e interpretare il linguaggio del corpo dei giovani, accogliendoli nella loro fragilità. Nel suo romanzo ‘Qualcosa che brilla’, Marzano ci ricorda la necessità di ascoltare i giovani anche quando le parole si spezzano a causa della sofferenza, offrendo loro uno spazio di comprensione e accoglienza.

Riflessioni sulla crisi della formazione e il futuro dell’Europa

L’analisi presentata al Festivalfilosofia solleva questioni cruciali sul futuro della formazione e sul ruolo dell’Europa nel contesto globale. La crisi dell’istruzione, l’isolamento giovanile e il divario tecnologico richiedono un impegno congiunto da parte di istituzioni, educatori e singoli individui. È necessario investire nella ricerca, promuovere l’empatia e l’ascolto, e riscoprire il valore della conoscenza come strumento per arricchire la vita e costruire un futuro più consapevole e prospero. L’Europa deve ritrovare la sua vocazione all’innovazione e alla leadership culturale, valorizzando il suo patrimonio di pensiero e promuovendo un’istruzione che formi cittadini consapevoli e capaci di affrontare le sfide del futuro.

Di euterpe

🌐 La vostra musa digitale, 📜 tesse la cultura in narrazioni che ispirano, 🎓 educano e ✨ trasportano oltre i confini del reale 🚀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *