Un ponte tra culture: l’International Youth Development Exchange Program (Index)
Nella splendida cornice della Residenza dell’Ambasciatore del Giappone, le delegazioni di giovani provenienti dal Giappone e dall’Italia si sono incontrate in occasione dell’International Youth Development Exchange Program (Index) 2025. Questo programma, promosso con fervore dall’Ufficio di Gabinetto del Giappone, rappresenta un’iniziativa di grande valore, volta a cementare l’amicizia e la comprensione reciproca tra le giovani generazioni dei due Paesi, incoraggiando al contempo uno spirito di cooperazione internazionale.
Le radici del programma Index affondano in un passato illustre, essendo originariamente legato alla Casa Imperiale. Da sessant’anni, a partire dalla sua prima edizione organizzata in concomitanza con le celebrazioni delle nozze dell’allora Principe Ereditario del Giappone, il programma si è evoluto costantemente, adattandosi ai tempi e alle nuove sfide globali. Nel periodo compreso tra il 1994 e il 2024, ha visto la partecipazione attiva di oltre 4.000 giovani provenienti da ben 55 Paesi, testimoniando il suo impatto significativo nel promuovere il dialogo interculturale.
Inclusività e disabilità: il focus dell’edizione 2025
L’edizione 2025 del programma Index si concentra su temi di cruciale importanza, quali l’inclusività e la disabilità. Le premesse per il coinvolgimento dell’Italia in questa edizione sono state gettate durante un proficuo incontro bilaterale tra la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e la sua omologa giapponese, Mihara Junko. L’incontro si è svolto lo scorso anno a Solfagnano, in occasione della Riunione ministeriale Inclusione e Disabilità del G7. L’annuncio del programma ha suscitato un’entusiasta risposta da parte della ministra Locatelli, concretizzandosi ora in questa preziosa iniziativa.
Tra il 14 e il 28 settembre, dieci giovani giapponesi e otto italiani, attivi nel campo della disabilità, si sono immersi in un fitto calendario di eventi di interscambio e visite a strutture ed enti che operano nel settore, sia in Italia che in Giappone. Il ricevimento presso la Residenza dell’Ambasciatore ha rappresentato un’opportunità unica per accogliere la delegazione giapponese a Roma e salutare quella italiana in partenza per il Giappone.
Dichiarazioni e auspici per un futuro inclusivo
L’ambasciatore del Giappone, Suzuki Satoshi, ha sottolineato l’importanza di “sensibilizzare sul tema ed eliminare ogni forma di pregiudizio o discriminazione nei confronti delle persone con disabilità”, auspicando che questa esperienza sia estremamente proficua per tutti i partecipanti. La ministra Locatelli ha evidenziato come “lo scambio di buone pratiche e di esperienze è fondamentale per migliorarsi e condividere strategie ed esperienze comuni”, ringraziando il governo giapponese per aver coinvolto i giovani italiani in questa iniziativa. Ha espresso la sua convinzione che questa possa essere “un’occasione importante e un prezioso veicolo di una nuova prospettiva che mette le persone al centro del proprio Progetto di vita”, sottolineando come il confronto accresca la consapevolezza e l’attenzione, indirizzando sempre meglio le politiche e la visione globale su questi temi.
Un omaggio alla tradizione: la danza Hanagasa Ondo
La serata è stata arricchita da un momento di profondo significato culturale, con l’esibizione della delegazione giapponese in costume tradizionale nella hanagasa ondo, una danza popolare tipica della regione di Yamagata. Questa performance ha offerto un assaggio della ricca cultura giapponese, creando un’atmosfera di festa e di condivisione tra i partecipanti.
Un’opportunità per un cambiamento duraturo
L’International Youth Development Exchange Program rappresenta un’iniziativa lodevole che promuove l’inclusività e la comprensione reciproca tra i giovani. L’attenzione al tema della disabilità è particolarmente significativa, poiché offre l’opportunità di sensibilizzare le nuove generazioni e di promuovere un cambiamento culturale duraturo. L’auspicio è che questo programma possa continuare a crescere e a ispirare i giovani di tutto il mondo a costruire un futuro più inclusivo e rispettoso delle diversità.
