Cronaca di un Tragico Evento al Parco di Via Osimo
Un incidente drammatico ha scosso la comunità di Ancona: un pitbull di nome Narcos è stato ucciso da un agente di polizia durante un’operazione di controllo in un parco nei pressi di via Osimo. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha generato un’ondata di indignazione e polemiche, amplificate dalla diffusione di un post sui social media da parte della proprietaria del cane, corredato di foto e video.
Secondo quanto riportato dalla Questura di Ancona, gli agenti erano impegnati in un’operazione mirata al contrasto dello spaccio di droga nell’area del parco. La presenza di una coppia con un pitbull nero, identificato successivamente come Narcos, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. La situazione è degenerata rapidamente quando, sempre secondo la versione della polizia, il cane si sarebbe scagliato contro gli agenti.
La Versione della Questura: Legittima Difesa
La Questura ha dichiarato che Narcos, accortosi della presenza degli agenti, avrebbe iniziato a correre verso due poliziotti. Un terzo agente, nel tentativo di distrarre l’animale, avrebbe urlato, ma il cane avrebbe continuato la sua corsa verso di lui, ringhiando minacciosamente. L’agente, trovandosi in una situazione di pericolo imminente e non potendo allontanarsi, avrebbe tentato di ripararsi dietro una panchina, ma il pitbull sarebbe riuscito ad avvicinarsi digrignando i denti.
In base a quanto riferito dalla Questura, l’agente, temendo per la propria incolumità e per quella dei presenti, si sarebbe visto costretto ad estrarre la pistola di ordinanza e a esplodere un colpo verso l’animale. La morte del cane è stata successivamente certificata da un veterinario dell’Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Ancona, il quale ha anche constatato l’assenza del microchip identificativo.
La Contro-narrazione della Proprietaria: Accuse di Eccessivo Uso della Forza
La versione fornita dalla proprietaria di Narcos dipinge un quadro molto diverso. Attraverso il suo post sui social media, la ragazza ha raccontato di essere seduta su una panchina con il suo ragazzo e Narcos, legato alla panchina stessa. Secondo la sua testimonianza, i poliziotti sarebbero arrivati di sorpresa, correndo verso di loro. Il cane, spaventato o nel tentativo di proteggere i suoi padroni, avrebbe iniziato ad abbaiare e a tirare, spezzando la catena-guinzaglio.
La proprietaria afferma che Narcos si sarebbe diretto verso un altro agente, ma che lei e il suo ragazzo lo avrebbero immediatamente richiamato, facendolo tornare indietro. Nonostante ciò, sempre secondo la sua versione, il poliziotto avrebbe continuato a puntare la pistola contro Narcos, urlando di prenderlo, e avrebbe sparato due colpi nonostante il cane fosse sotto controllo.
Conseguenze Legali e Amministrative
A seguito dell’incidente, la proprietaria del pitbull sarà deferita all’Autorità amministrativa per diverse violazioni: inottemperanza alla disposizione relativa all’installazione del microchip sul cane, violazione del divieto di ingresso del cane presso il parco pubblico, omessa custodia e malgoverno di animali. Inoltre, il ragazzo è stato sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, poiché avrebbe tentato di disfarsi di tre dosi di hashish durante il controllo.
Riflessioni sull’Equilibrio tra Sicurezza Pubblica e Benessere Animale
Questo tragico evento solleva interrogativi importanti sull’equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza pubblica e il rispetto per la vita degli animali. Mentre è fondamentale che le forze dell’ordine possano agire in modo efficace per contrastare la criminalità e proteggere i cittadini, è altrettanto cruciale che l’uso della forza sia proporzionato e giustificato. Sarà fondamentale un’indagine approfondita per chiarire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità, al fine di garantire giustizia e trasparenza.
