L’interrogatorio di Leonardo Maria Del Vecchio: una difesa a tutto campo

Le 140 pagine di trascrizioni dell’interrogatorio del 21 novembre scorso gettano una luce complessa sulla posizione di Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del compianto patron di Luxottica. Inizialmente indagato per concorso in accessi abusivi come presunto cliente di attività di spionaggio su familiari e sull’ex fidanzata, Del Vecchio junior si difende strenuamente, affermando di essere stato vittima di una truffa orchestrata da figure legate all’agenzia di investigazione Equalize, tra cui l’ex carabiniere Vincenzo De Marzio e il tecnico informatico Nunzio Samuele Calamucci. La sua posizione, tuttavia, non compare nella recente chiusura delle indagini.

Paura, intimidazioni e un tentativo di estorsione

Nel corso dell’interrogatorio, Leonardo Maria Del Vecchio ha espresso più volte un senso di “paura” e ha denunciato presunte intimidazioni subite. Ha raccontato di essersi sentito “un po’ estorto” e di aver percepito un tentativo di “minare l’asse” con Francesco Milleri, l’amministratore delegato di EssilorLuxottica. Queste dichiarazioni delineano un quadro in cui Del Vecchio si dipinge come una figura vulnerabile, manipolata da individui senza scrupoli.

La lista dei ‘dossierati’: top manager, familiari e consiglieri di EssilorLuxottica

Un elemento particolarmente inquietante emerso dall’interrogatorio è l’esistenza di una presunta “lista di più di 100 nomi”, comprendente figure di spicco come “20/30 tra top manager e il Board Members, i Consiglieri di EssilorLuxottica, tutto il Consiglio di Delfin, tutta la mia famiglia, più altri nomi”. Secondo quanto riferito da Del Vecchio, questa lista di soggetti “dossierati” sarebbe stata fornita da De Marzio, il quale avrebbe insinuato che anche Milleri stesse “dossierando” Del Vecchio stesso. Quest’ultimo, tuttavia, ha minimizzato l’importanza di tali informazioni, definendole “fuffa” e affermando di essersi reso conto che la situazione veniva sfruttata a fini di lucro.

La difesa dell’azienda e il ruolo di Francesco Milleri

Contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare, Leonardo Maria Del Vecchio ha espresso parole di apprezzamento nei confronti dell’azienda e, in particolare, di Francesco Milleri. “Non ho mai creduto che l’azienda avesse mai fatto qualcosa contro di me – ha dichiarato – anzi l’azienda mi è stata vicino, in prima persona Francesco Milleri ed è anche grazie a lui (…) che siamo riusciti a liberarci di queste due persone”. Queste parole suggeriscono un rapporto di fiducia e collaborazione tra Del Vecchio e Milleri, smentendo le voci di possibili tensioni o rivalità.

Un intricato gioco di accuse e smentite: la ricerca della verità

L’interrogatorio di Leonardo Maria Del Vecchio solleva interrogativi complessi e offre diverse interpretazioni possibili. Da un lato, la sua difesa appare convincente nel descriverlo come vittima di una truffa e di un tentativo di estorsione. Dall’altro, restano aperte le domande sul suo ruolo nella vicenda e sulla veridicità delle informazioni relative alla lista dei “dossierati”. Solo ulteriori indagini potranno fare piena luce sulla vicenda e stabilire la verità.

Di veritas

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