Un fiume di solidarietà da Genova a Gaza
Nella sede di Music For Peace a Genova San Benigno, l’attività è frenetica. Volontari instancabili lavorano senza sosta per imballare gli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza. La risposta alla raccolta lanciata nei giorni scorsi è stata travolgente, superando ogni aspettativa. Stefano Rebora, fondatore di Music For Peace e membro dell’equipaggio della Flotilla, esprime la sua commozione: “Come dato finale, in cinque giorni, abbiamo superato le 300 tonnellate di materiale raccolto. Immaginate quante persone ci sono dietro quelle tonnellate. È arrivato da ogni dove, anche dall’estero.”
Un carico di speranza accompagnato da migliaia di persone
Rebora sottolinea il significato profondo di questa mobilitazione: “Quello che conta è che la merce che partirà è come se fosse accompagnata da 30, 40, 50, 100, 200 mila persone. Non saremo solo noi sulle barche, ma ci saranno insieme a noi 45 tonnellate e 45 tonnellate rappresentano 45.000 persone che hanno portato chilo a chilo”. Un gesto concreto di solidarietà che unisce Genova e Gaza in un abbraccio ideale.
Fiaccolata e partenza simbolica dal Porto Antico
La giornata si concluderà con una fiaccolata che partirà alle 21 dalla sede di Via Balleydier e raggiungerà il Porto Antico di Genova, dove le barche saranno posizionate. “Sarà una partenza virtuale perché di fatto poi nella notte in un molo sicuro caricheremo il materiale e poi, tempo permettendo, partiranno domani mattina presto o domani in giornata”, spiega Rebora. Un momento simbolico per salutare la Flotilla e ribadire l’impegno per la causa palestinese.
La Global Sumud Flotilla verso Gaza: una missione di pace e umanità
Le imbarcazioni genovesi, tra tre e cinque, si uniranno al resto della Global Sumud Flotilla a Catania. Il 4 settembre, la Flotilla salperà alla volta di Gaza, con l’obiettivo di rompere l’assedio e portare aiuti vitali alla popolazione. Rebora, che ha visitato Gaza più volte dal 2009, descrive una situazione umanitaria disperata: “Se arriveremo a Gaza e riusciremo a toccare il suolo sarà la devastazione. È dal 2009 che sono a Gaza dove ho tantissimi amici e molti li ho persi. Per rendere l’idea Gaza è grande come Genova, da Nervi (Levante) a Voltri (Ponente) compresi (32 km la lunghezza della città, ndr) con 2 milioni e 300 mila persone ma con l’80% delle abitazioni distrutte e cinque ospedali funzionanti al 20%. Non c’è più rete fognaria né rete idrica o elettrica e cibo quasi inesistente. Ho ricevuto messaggi in questi giorni dove mi dicevano che stanno mangiando ormai la sabbia”.
La situazione umanitaria a Gaza: una crisi senza precedenti
La testimonianza di Rebora dipinge un quadro drammatico della realtà di Gaza. La popolazione, stremata da anni di blocco e conflitti, vive in condizioni di estrema precarietà, con scarsità di cibo, acqua, elettricità e servizi sanitari. La Global Sumud Flotilla rappresenta un raggio di speranza per queste persone, un gesto concreto di solidarietà che mira a rompere l’isolamento e portare aiuti indispensabili.
Un impegno concreto per la dignità umana
La mobilitazione di Genova e la partenza della Global Sumud Flotilla testimoniano un impegno concreto per la dignità umana e la solidarietà internazionale. In un contesto globale segnato da conflitti e disuguaglianze, iniziative come questa rappresentano un segnale importante di speranza e un invito all’azione per alleviare le sofferenze delle popolazioni più vulnerabili.
