La sentenza del Tribunale di Brescia

Il Tribunale di Brescia ha emesso una sentenza storica il 25 agosto, accogliendo le richieste di risarcimento per i danni subiti da diciotto internati militari italiani (Imi) durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli Imi, quasi tutti originari di Gandino, in provincia di Bergamo, vedranno ora i loro eredi ricevere un risarcimento compreso tra i 20 e gli 80mila euro. La decisione del tribunale riconosce le sofferenze patite durante la prigionia in Germania, definendo il trattamento inumano a cui furono sottoposti come un crimine di guerra.

Il ruolo dell’avvocato Fabio Franchina e l’azione legale

L’azione legale, avviata nel maggio 2022, è stata promossa dall’avvocato Fabio Franchina, che ha presentato le motivazioni accolte dal Tribunale di Brescia. La causa ha riunito i casi raccolti a Gandino dall’allora vicesindaco (e ora sindaco) Filippo Servalli, insieme ad altri tre segnalati da Orazio Amboni della Cgil di Bergamo. L’avvocato Franchina ha spiegato come, a seguito di un provvedimento del governo Draghi che istituiva un fondo di 55 milioni di euro, sia diventata più concreta la possibilità per gli Imi di ottenere il risarcimento dei danni subiti.

Il contenzioso tra Italia e Germania e il Fondo del Governo Draghi

La vicenda dei risarcimenti agli Imi è stata oggetto di un lungo contenzioso tra lo Stato italiano e la Repubblica Federale Tedesca, iniziato nel 2004. La Germania sosteneva di aver già risarcito l’Italia con l’accordo di Bonn del 1961. Il fondo istituito dal governo italiano ha permesso agli Imi di citare in giudizio la Repubblica Federale Tedesca, al fine di ottenere una sentenza di condanna che consentisse l’accesso al fondo stesso.

Crimini di guerra e imprescrittibilità

Il Tribunale di Brescia ha sottolineato che il trattamento inumano riservato agli internati militari italiani configura un crimine di guerra. Tale qualificazione è fondamentale, poiché i crimini di guerra sono considerati reati imprescrittibili anche per gli Stati. Di conseguenza, la richiesta di risarcimento è stata ritenuta legittima, aprendo la strada al riconoscimento dei diritti degli eredi degli Imi.

Il significato della sentenza per i familiari degli Imi

Questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento per i familiari degli Imi, che per decenni hanno lottato per ottenere giustizia e un risarcimento per le sofferenze patite dai loro cari durante la prigionia. La decisione del Tribunale di Brescia segna un punto di svolta nella lunga e complessa vicenda dei risarcimenti agli internati militari italiani.

Riflessioni sulla giustizia e la memoria storica

La sentenza del Tribunale di Brescia è un importante passo avanti nel riconoscimento delle sofferenze degli Imi e nella ricerca di giustizia per le vittime dei crimini di guerra. Essa sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica e di garantire che tali atrocità non vengano mai dimenticate. Il risarcimento, seppur tardivo, rappresenta un segno tangibile di riconoscimento e un monito per le generazioni future.

Di veritas

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