Un’opera monumentale per raccontare la storia incompiuta
Aleksandr Sokurov, maestro del cinema russo, torna alla Mostra del Cinema di Venezia con un’opera ambiziosa e imponente: ‘Director’s Diary’. Un film di oltre cinque ore che si propone come una biografia spirituale dell’autore, sullo sfondo di un secolo, il Novecento, segnato da conflitti irrisolti e promesse mancate. Il film, coprodotto con l’Italia, intreccia la storia personale di Sokurov con gli eventi cruciali del secolo scorso, offrendo una prospettiva unica e profondamente critica sulla condizione umana.
La denuncia di Sokurov: conflitti irrisolti e incapacità di dialogo
Sokurov non risparmia critiche al mondo contemporaneo, sottolineando come i problemi che affliggono l’umanità dagli anni ’50 ad oggi siano rimasti irrisolti. La questione palestinese, ad esempio, è una ferita aperta da decenni, senza che la comunità internazionale sia riuscita a trovare una soluzione. Il regista russo denuncia l’incapacità degli europei e dell’ONU di intervenire efficacemente per risolvere il conflitto. Allo stesso modo, il disarmo proposto da Krusciov è rimasto lettera morta, e la minaccia delle armi nucleari incombe ancora sul mondo.
La storia come maestra mancata
Sokurov, laureato in storia, sottolinea come la storia non ci abbia insegnato nulla. I conflitti, anziché essere risolti attraverso il dialogo e la diplomazia, sono stati affrontati con la guerra e la violenza. L’umanità sembra incapace di imparare dagli errori del passato, perpetuando un ciclo di distruzione e sofferenza. ‘Director’s Diary’ è un invito a riflettere sulla nostra storia, a comprendere le cause dei conflitti e a trovare nuove vie per la pace.
Un legame profondo con l’Italia
Sokurov ribadisce il suo forte legame con l’Italia, definendola ‘la capitale della cultura mondiale’. Il regista russo ha spesso collaborato con produzioni italiane e ha trovato nel nostro paese un terreno fertile per la sua creatività. La coprodotto italiana di ‘Director’s Diary’ testimonia questo legame profondo e duraturo.
Un’opera necessaria per il nostro tempo
‘Director’s Diary’ è un’opera complessa e impegnativa, ma anche profondamente necessaria per il nostro tempo. In un mondo segnato da conflitti e divisioni, il film di Sokurov ci invita a riflettere sulla nostra storia, a confrontarci con le nostre responsabilità e a cercare nuove vie per la pace e la convivenza. Un’opera che, pur nella sua durezza, offre uno spiraglio di speranza per il futuro.
