Un torneo ‘dog friendly’ per i campioni del tennis

Gli Open di New York si distinguono come il torneo del Grande Slam più accogliente per i cani, offrendo agli atleti un’opportunità unica per non sentire la mancanza dei loro amici a quattro zampe. In una città come New York, dove si contano oltre mezzo milione di cani registrati, la presenza di questi animali è una costante, e il torneo non fa eccezione. I cani al seguito dei tennisti ricevono credenziali personali, complete di foto, attaccate a guinzagli blu, simili a quelle dei loro padroni.

Vite da star per i cani dei tennisti

Il New York Times ha seguito alcuni di questi speciali accompagnatori. Quincy, il labradoodle di Danielle Collins (numero 61 WTA), si gode una vita lussuosa tra l’hotel a cinque stelle con vista su Manhattan, colazioni a base di uovo e pancetta e massaggi pomeridiani. Anche Bella, il mini-dachsund di Anna Kalinskaya, è stata avvistata nella lounge dei giocatori, mentre Mander, il maltipoo di Marta Kostyuk, è stato notato a bordo campo durante gli allenamenti della sua padrona.

Regole non scritte e amore per gli animali

La US Tennis Association chiede ai giocatori di non portare i loro animali domestici negli spogliatoi e alla mensa, ma queste non sono regole ufficiali e spesso vengono ignorate. “Ti chiedono di non portarli negli spogliatoi, il che è comprensibile, ma a tutti nello spogliatoio piacciono i cani”, ha dichiarato Danielle Collins. Questa politica permissiva riflette l’amore degli americani per i cani. Daniel Pyser, portavoce della USTA, ha affermato: “Se sono membri della squadra e parte della famiglia, li tratteremo come tali”.

Un trend in crescita: l’importanza del supporto emotivo degli animali

La presenza di cani al seguito dei tennisti agli Open di New York evidenzia un trend in crescita: l’importanza del supporto emotivo offerto dagli animali domestici, soprattutto in contesti stressanti come le competizioni sportive di alto livello. Questa iniziativa, oltre a sottolineare l’amore degli americani per i cani, apre una riflessione sul ruolo degli animali nel benessere psicologico degli atleti e sulla necessità di creare ambienti sempre più accoglienti e inclusivi per i nostri amici a quattro zampe.

Di davinci

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