Sequestro di merce non etichettata a Bari Vecchia
Nel cuore di Bari Vecchia, la polizia locale ha intensificato i controlli contro l’abusivismo commerciale, culminando nel sequestro di circa quaranta chili di merce. L’operazione, condotta nel pomeriggio in via Arco Alto, ha portato alla luce la vendita di prodotti alimentari privi delle necessarie etichette. Tra i beni sequestrati figurano pomodori secchi, pasta secca di vario formato (tra cui le tipiche orecchiette) e taralli, tutti confezionati senza alcuna indicazione sulla provenienza o sugli ingredienti.
Oltre alla merce, le pattuglie del nucleo annona e polizia giudiziaria hanno provveduto a sequestrare anche i cavalletti e le basi utilizzati per l’esposizione dei prodotti. L’attività illecita ha comportato una contestazione formale, con una sanzione amministrativa di 5000 euro per chi esercita il commercio su aree pubbliche senza la dovuta autorizzazione.
Controlli estesi a Strada Arco Basso e la questione delle orecchiette
I controlli si sono estesi anche a Strada Arco Basso, zona già oggetto di analoghi sequestri nelle scorse settimane, che avevano sollevato le proteste delle cosiddette “pastaie”. Tuttavia, in questa specifica area, non sono state riscontrate ulteriori irregolarità durante l’ultima operazione.
La questione delle orecchiette, simbolo della tradizione culinaria barese, è particolarmente sentita. L’amministrazione comunale ha più volte ribadito la distinzione tra la pasta fresca, considerata un elemento autentico da salvaguardare, e le orecchiette industriali, ritenute una forma di concorrenza sleale. Le pastaie sono autorizzate a esporre i loro telai e a mostrare la preparazione artigianale della pasta fresca, ma non possono vendere o esporre prodotti industriali senza la prescritta autorizzazione.
La posizione dell’amministrazione comunale
L’assessore allo Sviluppo locale, Pietro Petruzzelli, ha sottolineato l’importanza di proseguire con i controlli nel nome della legalità e del rispetto verso chi lavora onestamente. “Come ripetiamo da mesi, i nostri controlli non si fermano: questa è la strada intrapresa e l’amministrazione intende portarla avanti”, ha dichiarato l’assessore.
Petruzzelli ha poi ribadito che l’obiettivo principale è tutelare una delle tradizioni più amate della città dagli “abbagli della speculazione”, a danno dei consumatori e dell’immagine di Bari. L’amministrazione comunale si impegna a garantire che la vendita di prodotti tipici avvenga nel rispetto delle regole, tutelando sia i produttori onesti sia i consumatori.
Un equilibrio delicato tra tradizione, legalità e sviluppo economico
La vicenda di Bari Vecchia evidenzia un equilibrio delicato tra la tutela delle tradizioni locali, il rispetto della legalità e lo sviluppo economico. Da un lato, è fondamentale preservare l’autenticità dei prodotti tipici e sostenere gli artigiani che li realizzano con passione e dedizione. Dall’altro, è necessario garantire che tutte le attività commerciali operino nel rispetto delle regole, evitando forme di concorrenza sleale e tutelando la salute dei consumatori. Trovare un punto di incontro tra queste esigenze rappresenta una sfida complessa, che richiede un dialogo costante tra le istituzioni, i commercianti e la comunità locale.
