Un ritorno magico all’Arena di Verona
L’Arena di Verona si prepara ad accogliere nuovamente la magia di Antonio Vivaldi con il format “Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert”. Mercoledì 27 agosto, alle ore 21.30, le celebri note del ‘Prete Rosso’ risuoneranno nell’anfiteatro veronese, grazie all’Orchestra della Fondazione Arena, sotto la direzione del talentuoso violinista Giovanni Andrea Zanon.Dopo il successo del 2024, che ha visto oltre 10 mila spettatori incantati, lo spettacolo multisensoriale torna a fondere musica e immagini tridimensionali, trasformando l’esperienza d’ascolto in un viaggio immersivo e coinvolgente.
Un’esperienza immersiva per le nuove generazioni
“Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert” si propone come una rilettura immaginifica de ‘Le quattro stagioni’, pensata soprattutto per le nuove generazioni che si avvicinano per la prima volta all’opera di Vivaldi. Lo spettacolo, ideato da Marco Balich e coprodotto da Fondazione Arena di Verona, unisce l’esecuzione rigorosa della partitura originale da parte di un’orchestra di 29 elementi con il linguaggio contemporaneo della tecnologia immersiva.L’obiettivo è creare un’esperienza unica, in cui la musica classica si fonde con la tecnologia per sorprendere e catturare il pubblico, offrendo una nuova prospettiva sull’opera di Vivaldi.
Dettagli dello spettacolo
Lo spettacolo si terrà il 27 agosto alle ore 21:30 presso l’Arena di Verona.L’Orchestra della Fondazione Arena sarà diretta dal violinista Giovanni Andrea Zanon.Il format è ideato da Marco Balich e coprodotto da Fondazione Arena di Verona.Lo spettacolo unisce l’esecuzione dal vivo della partitura originale di Vivaldi con immagini tridimensionali e tecnologia immersiva.
Un ponte tra tradizione e innovazione
“Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert” rappresenta un’interessante operazione culturale che mira a rendere la musica classica accessibile e coinvolgente per un pubblico più ampio, in particolare per le nuove generazioni. L’utilizzo della tecnologia immersiva come strumento per valorizzare e reinterpretare un’opera classica come ‘Le quattro stagioni’ di Vivaldi può contribuire a creare un ponte tra tradizione e innovazione, aprendo nuove prospettive sull’ascolto e l’apprezzamento della musica sinfonica.
