Inseguimento e Arresto sulla A4

La Polizia di Udine ha concluso un’operazione che ha portato all’arresto di quattro cittadini georgiani, di età compresa tra i 38 e i 47 anni, tutti senza fissa dimora in Italia. L’accusa è di furto aggravato in concorso ai danni di un viaggiatore in sosta nell’area di servizio “Arino Ovest”, situata sulla A4, in provincia di Venezia. Gli agenti erano sulle tracce dei quattro uomini da diverse ore, seguendo i loro movimenti sospetti a bordo di un’auto a noleggio. La banda percorreva la A23 da nord a sud e poi la A4 in direzione Venezia, sostando in modo sospetto in ogni area di servizio lungo il percorso.

Il Modus Operandi: Disturbo di Frequenze e Furti

Dopo aver tentato di forzare diverse auto in sosta nelle aree di servizio di “Gonars Nord” e “Calstorta Nord”, i quattro si sono fermati ad “Arino Ovest”. Qui, utilizzando un disturbatore di frequenze, camuffato da hard disk portatile, hanno impedito la chiusura centralizzata di un’auto di turisti francesi. Mentre i turisti erano all’interno dell’autogrill, i ladri hanno rovistato indisturbati tra i bagagli, senza però trovare oggetti di valore. Poco dopo, nello stesso parcheggio, uno dei membri della banda ha notato un’auto con i finestrini abbassati all’interno della quale un uomo stava dormendo. Approfittando della situazione, ha aperto il vano portaoggetti e sottratto un portafoglio contenente 800 euro in contanti. A quel punto, gli agenti sono intervenuti, bloccando i quattro e conducendoli in Questura con l’ausilio della Polizia Stradale di Venezia.

Ingente Bottino e Sequestri

Durante l’operazione, la polizia ha scoperto che la banda era in possesso di una notevole quantità di denaro contante, tra cui 1.815 euro, 100 dollari americani e 1.450 franchi svizzeri, di cui non sono stati in grado di giustificare la provenienza. Inoltre, sono state rinvenute due borsette di valore, sei bracciali in oro e argento, cinque anelli, una catenina e due paia di orecchini, tutti in oro, e due orologi di valore. Tutti questi beni, per un valore stimato di circa 20.000 euro, sono stati posti sotto sequestro insieme al disturbatore di frequenze. L’auto utilizzata dalla banda è stata sottoposta a fermo amministrativo a causa di alcune violazioni del Codice della Strada e per il mancato pagamento dei pedaggi autostradali.

Riflessioni sull’Impatto della Criminalità Itinerante

Questo caso evidenzia la crescente problematica della criminalità itinerante che colpisce le aree di servizio autostradali. L’utilizzo di tecnologie avanzate come i jammer per disattivare i sistemi di sicurezza dei veicoli rappresenta una sfida significativa per le forze dell’ordine. È fondamentale intensificare i controlli e la sorveglianza in queste aree per garantire la sicurezza dei viaggiatori e contrastare efficacemente queste attività criminali.

Di veritas

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