La Denuncia delle Associazioni: Una Situazione Insostenibile
Le associazioni Linea d’Ombra, IRC, NNK, ResQ, Fondazione Luchetta e Diaconia Valdese hanno portato alla luce una grave situazione umanitaria a Trieste. Durante una conferenza stampa, hanno denunciato le condizioni in cui versano circa un centinaio di richiedenti asilo, costretti a dormire all’addiaccio nei pressi del Porto Vecchio. La mancanza di un’adeguata accoglienza e i recenti allontanamenti forzati hanno esacerbato una situazione già precaria.
Allontanamenti Forzati e Sequestro di Beni: Pratiche Inaccettabili
Le associazioni hanno espresso forte condanna per gli allontanamenti forzati attuati nell’area del Porto Vecchio. Questi interventi hanno comportato il sequestro di beni essenziali per la sopravvivenza, come coperte, sacchi a pelo e scarpe. Tali pratiche sono state definite “vessatorie e inaccettabili in uno Stato di diritto”. Per monitorare la situazione e fornire supporto, i sodalizi hanno organizzato presidi quotidiani sul posto.
Solidarietà Spontanea e Segnalazioni Inascoltate
Nonostante le difficoltà, è emerso un segnale di speranza: l’arrivo di numerose coperte donate da diverse città, testimonianza di una comunità solidale. Tuttavia, le associazioni sottolineano che le segnalazioni inviate periodicamente alla Prefettura riguardo all’abbandono in strada dei richiedenti asilo sono rimaste in gran parte inascoltate. Ad oggi, almeno 113 persone si trovano in questa condizione, alcune da oltre tre settimane.
Vulnerabilità e Mancanza di Assistenza: Un Quadro Preoccupante
La situazione è particolarmente critica per le persone vulnerabili. Le associazioni segnalano numerosi casi di richiedenti asilo con bisogni medici non soddisfatti, aggravati dall’impossibilità di accedere a un riparo adeguato. Nonostante ciò, solo quattro nuclei familiari, di cui due con minori, sono stati accolti dalla Prefettura, grazie all’intervento delle associazioni che hanno messo a disposizione posti nei dormitori d’emergenza.
Ritardi nella Registrazione delle Domande di Asilo: Un Ostacolo Aggiuntivo
Un ulteriore problema segnalato è l’aumento significativo dei ritardi nella registrazione delle domande di asilo presso la Questura. Tra coloro che attendono, si trovano famiglie con minori, donne sole e persone con problemi di salute, ulteriormente esposte ai rischi della vita in strada. Questa difficoltà burocratica aggrava ulteriormente la loro condizione di precarietà.
Le Richieste delle Associazioni: Intervento Immediato e Soluzioni Durature
Di fronte a questa emergenza, Linea d’Ombra, IRC, NNK, ResQ, Fondazione Luchetta e Diaconia Valdese chiedono misure urgenti: sospensione degli allontanamenti forzati e del sequestro dei beni personali, accesso all’accoglienza per tutti i richiedenti asilo, aumento dei trasferimenti in misura adeguata agli arrivi e attivazione di una struttura ad alta rotazione per le persone abbandonate in strada, in ottemperanza agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione Europea.
Riflessioni sulla Dignità Umana e la Responsabilità Collettiva
La situazione descritta a Trieste solleva interrogativi profondi sulla dignità umana e sulla responsabilità delle istituzioni e della società civile nell’accoglienza dei richiedenti asilo. È fondamentale che le autorità competenti intervengano tempestivamente per garantire condizioni di vita dignitose a queste persone, nel rispetto dei diritti umani e delle normative internazionali. La solidarietà dimostrata dalla comunità locale è un segnale positivo, ma è necessario un impegno concreto e coordinato per affrontare questa emergenza in modo efficace e duraturo.
