Intervento dei Carabinieri e il decesso
Nella notte di sabato, durante la movida a Olbia, una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta nel rione di Santa Mariedda in seguito a segnalazioni di aggressioni da parte di un uomo. L’individuo, identificato successivamente come Gianpaolo Demartis, 57 anni, residente a Olbia e originario di Sassari, continuava a dare in escandescenze e si è scagliato contro i militari. Questi ultimi, di fronte alla sua aggressività, hanno fatto ricorso al taser per fermarlo. Demartis si è accasciato a terra e, durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale, è deceduto per arresto cardiaco.
Dettagli sull’accaduto e l’indagine
Secondo le prime ricostruzioni, Demartis, in apparente stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcolici e/o sostanze stupefacenti, si sarebbe introdotto furtivamente in due abitazioni in via San Michele e avrebbe iniziato a importunare i passanti. Durante l’intervento, ha anche colpito un carabiniere, procurandogli diverse ferite al volto. La Procura di Tempio Pausania, con il PM Alessandro Bosco incaricato del caso, ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. Sul caso indaga anche la squadra anticrimine della polizia di Stato.
Il passato della vittima e i precedenti con il taser
Gianpaolo Demartis aveva precedenti penali ed era in affidamento in prova, terminando di scontare una condanna per spaccio risalente al 2020. La sua famiglia ha riferito che era cardiopatico. Questo tragico evento solleva nuovamente interrogativi sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine, con precedenti simili verificatisi in Italia, come il caso di Pescara nel giugno scorso e altri nel 2024 e 2023. L’arma, introdotta nel 2022 dopo una lunga sperimentazione, richiede un addestramento specifico e il rispetto di precisi protocolli.
Solidarietà e supporto ai Carabinieri
Il Sic, sindacato indipendente dei Carabinieri, ha espresso solidarietà ai colleghi coinvolti, sostenendo che abbiano agito con professionalità e nel rispetto delle procedure operative previste per interventi su soggetti in grave stato di alterazione psicofisica e pericolosi per la collettività. Questo episodio evidenzia la complessità e la delicatezza degli interventi delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza.
Riflessioni sull’uso del Taser e la sicurezza pubblica
La morte di Gianpaolo Demartis a Olbia solleva importanti interrogativi sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine e sulla gestione di situazioni che coinvolgono persone in stato di alterazione. Mentre è fondamentale garantire la sicurezza pubblica e proteggere gli agenti, è altrettanto cruciale valutare attentamente i rischi associati all’uso di armi come il taser, soprattutto in presenza di condizioni mediche preesistenti. L’inchiesta dovrà far luce sulle circostanze specifiche dell’intervento e stabilire se siano stati seguiti correttamente i protocolli previsti, al fine di garantire giustizia e trasparenza.
