Un bilancio drammatico
La Spagna nord-occidentale è stretta nella morsa di un’ondata di incendi devastanti che hanno già incenerito 115.000 ettari di superficie boschiva. Le regioni più colpite sono la Galizia, la Castiglia e Leon e l’Estremadura. Attualmente, si contano 39 roghi attivi, che infuriano principalmente nelle province di Ourense, Zamora, Leon e Caceres. Il bilancio provvisorio è tragico: tre morti, oltre tremila sfollati in Castiglia e Leon, centinaia di persone confinate nelle proprie abitazioni per sfuggire al fumo, una quindicina di strade interrotte e la sospensione del servizio dell’alta velocità ferroviaria nella provincia di Ourense, sulla linea di collegamento tra Madrid e la Galizia. Le autorità locali e i vigili del fuoco sono impegnati senza sosta per fronteggiare l’emergenza.
Un dispositivo di sicurezza imponente
Per contrastare l’emergenza, aggravata dalle condizioni meteorologiche estreme, con temperature che superano i 40 gradi in diverse zone della penisola, il governo spagnolo ha dispiegato un massiccio dispositivo di sicurezza. Circa 3.500 militari dell’Unità di emergenza dell’esercito (Ume), oltre 5.000 agenti della Guardia Civil e 350 della polizia nazionale sono stati mobilitati per supportare le operazioni di spegnimento. Inoltre, è stato attivato il meccanismo europeo di guardia civile, che ha inviato due aerei anfibi Canadair per contribuire alle operazioni di spegnimento. La collaborazione tra le forze nazionali e internazionali è fondamentale per fronteggiare questa crisi senza precedenti.
Il governo in prima linea
Il presidente del governo, Pedro Sanchez, ha interrotto le sue vacanze per recarsi nelle aree più colpite dai roghi in Galizia e in Castiglia e Leon. L’obiettivo è coordinare direttamente la risposta di emergenza agli incendi ancora fuori controllo e fornire supporto alle comunità colpite. Anche il capo dello Stato, re Felipe VI, ha manifestato la sua vicinanza alla popolazione, visitando il quartiere generale della Ume a Torrejon de Ardoz (Madrid). La presenza delle figure istituzionali più importanti testimonia l’impegno del governo e dello Stato nel fronteggiare questa grave emergenza.
Una tragedia annunciata?
L’ondata di incendi che sta devastando la Spagna nord-occidentale solleva interrogativi sulla prevenzione e la gestione del rischio incendi. Le condizioni meteorologiche estreme, aggravate dal cambiamento climatico, hanno sicuramente contribuito alla propagazione dei roghi, ma è necessario valutare se siano state adottate misure sufficienti per prevenire gli incendi e proteggere le aree boschive. La tragedia in corso dovrebbe spingere a una riflessione profonda sulle politiche ambientali e sulla necessità di investire in risorse e strategie per la prevenzione e la gestione degli incendi.
