Sopralluogo dei RIS nella ‘Villetta dell’Orrore’

Questo pomeriggio, a partire dalle 17:00, i Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma sono attesi per un sopralluogo nella ‘villetta dell’orrore’ situata a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. L’abitazione è il luogo in cui, il 25 luglio scorso, Alessandro Venier, 35 anni, ha perso la vita in circostanze brutali. Ad ucciderlo sarebbero state la compagna, Mailyn, e la madre, Lorena, quest’ultima rea confessa anche di aver successivamente fatto a pezzi il corpo del figlio.

Obiettivo del Sopralluogo: Confermare la Confessione

La presenza degli specialisti dell’Arma dei Carabinieri è di fondamentale importanza per corroborare la confessione di Lorena, la madre di Alessandro. La donna ha fornito una ricostruzione dettagliata di ogni singolo momento di quella tragica giornata. Tuttavia, la versione dei fatti fornita dalla madre non trova ancora conferma nella testimonianza della nuora, Mailyn, che finora non ha rilasciato dichiarazioni utilizzabili ai fini processuali. Le uniche ammissioni da parte della compagna di Venier risalgono ai momenti immediatamente successivi all’arrivo dei Carabinieri, in seguito alla sua chiamata al 112.

Avvio degli Esami sulla Salma: Tac e Autopsia

Parallelamente al sopralluogo, nella giornata odierna iniziano anche gli esami sulla salma di Alessandro Venier. A partire dalle 17:00, i periti nominati dalla Procura, insieme ai consulenti delle due difese, procederanno con una tomografia assiale computerizzata (Tac). È importante sottolineare che il corpo della vittima è stato sezionato in tre tronconi dalla madre. Domani mattina, alle ore 9:00, si svolgerà l’autopsia vera e propria, alla quale parteciperanno anche gli esperti dei RIS, al fine di raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini.

Riflessioni su un Crimine Efferato

L’omicidio di Alessandro Venier a Gemona è una tragedia che scuote profondamente la comunità. La dinamica dei fatti, con la confessione di una madre che ammette non solo l’omicidio ma anche lo smembramento del corpo del figlio, solleva interrogativi inquietanti sulla natura umana e sulle dinamiche familiari distorte. L’attesa per i risultati del sopralluogo dei RIS e dell’autopsia è palpabile, nella speranza che possano fare piena luce su questa vicenda oscura e fornire elementi utili per un processo che si preannuncia complesso e doloroso.

Di veritas

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