Due decessi in poche ore

L’Italia è nuovamente alle prese con il virus del West Nile. Nelle ultime ore, si sono registrati due nuovi decessi, entrambi riguardanti persone anziane con un quadro clinico già compromesso. Un pensionato di 83 anni residente a Capua, in provincia di Caserta, è deceduto presso l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano. L’uomo era stato ricoverato nei giorni scorsi, ma le sue condizioni sono rapidamente peggiorate fino al tragico epilogo. Questo decesso porta a otto il numero di vittime causate dal virus nel Casertano.
Nel Lazio, un uomo di 85 anni di Cori, in provincia di Latina, è spirato presso l’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era stato ricoverato il 2 agosto in condizioni critiche, aggravate da patologie preesistenti. Con questo decesso, il Lazio conta ora nove vittime del virus West Nile.

Misure di prevenzione a Capua

In seguito al decesso del residente di Capua, il sindaco Adolfo Villani ha immediatamente attivato le procedure di monitoraggio nell’area in cui viveva l’anziano. È stata emessa un’ordinanza che dispone, in via precauzionale, la pulizia dei terreni incolti, delle piscine in disuso e di tutte le strutture che potrebbero favorire il ristagno d’acqua. Queste misure sono fondamentali per limitare la proliferazione delle zanzare, principali vettori del virus.

Il virus West Nile: cos’è e come si trasmette

Il virus West Nile è trasmesso principalmente dalle zanzare comuni (Culex) che si infettano pungendo uccelli infetti. L’uomo può contrarre il virus attraverso la puntura di una zanzara infetta. Nella maggior parte dei casi, l’infezione è asintomatica o causa sintomi lievi come febbre, mal di testa e dolori muscolari. Tuttavia, in rari casi, soprattutto in persone anziane o con sistema immunitario compromesso, il virus può causare forme gravi di malattia, come encefalite o meningite.
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di infezione. Si raccomanda di utilizzare repellenti per zanzare, indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo, soprattutto all’alba e al tramonto, e di eliminare i ristagni d’acqua da giardini e cortili.

Situazione epidemiologica in Italia

La presenza del virus West Nile in Italia è monitorata costantemente dalle autorità sanitarie. Ogni anno, durante la stagione estiva, si registrano casi di infezione, soprattutto nelle regioni del Nord Italia e, più recentemente, anche nel Centro e nel Sud. La sorveglianza veterinaria e umana è essenziale per individuare precocemente i focolai e adottare le misure di controllo necessarie.
È importante sottolineare che la maggior parte delle persone infette non sviluppa sintomi gravi. Tuttavia, la vulnerabilità degli anziani e delle persone con patologie preesistenti richiede un’attenzione particolare e l’adozione di misure di prevenzione rigorose.

Un campanello d’allarme per la sanità pubblica

L’aumento dei casi di West Nile e dei decessi correlati in Campania e Lazio rappresenta un campanello d’allarme per la sanità pubblica. È fondamentale intensificare le campagne di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione, soprattutto tra le fasce di popolazione più vulnerabili. Inoltre, è necessario rafforzare la sorveglianza epidemiologica e veterinaria per individuare precocemente i focolai e adottare misure di controllo efficaci. La collaborazione tra istituzioni sanitarie, enti locali e cittadini è essenziale per contrastare la diffusione del virus e proteggere la salute pubblica.

Di veritas

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