Un’Esplorazione Sonora e Visiva dell’Etica Digitale
Piazza Italia del Padiglione di Expo 2025 Osaka si è trasformata in un palcoscenico per l’innovazione e la riflessione grazie alla performance ‘Automatic Impermanence’ di Alex Braga. Questo spettacolo, che fonde musica e visual art, pone al centro il tema dell’Intelligenza Artificiale (IA) etica, un argomento sempre più cruciale nel dibattito contemporaneo. Braga, artista eclettico e visionario, ha presentato un progetto che non si limita alla mera esecuzione musicale, ma che si propone come una vera e propria dichiarazione d’intenti sull’uso consapevole e responsabile della tecnologia. Il cuore pulsante di ‘Automatic Impermanence’ è A-MINT, un’intelligenza artificiale etica e sostenibile creata dallo stesso Alex Braga in collaborazione con i professori Riganti e Laudani dell’Università di Roma Tre. A differenza dei sistemi di IA tradizionali, A-MINT utilizza l’essere umano come ‘living-real time dataset’, evitando lo spreco di risorse e l’appropriazione indebita di dati altrui. Questo approccio innovativo non solo rende A-MINT un modello di sostenibilità, ma sottolinea anche l’importanza di porre l’essere umano al centro dello sviluppo tecnologico.
Musica e Visual Art come Specchio della Realtà
‘Automatic Impermanence’ non è solo un concerto, ma un’esperienza immersiva che invita il pubblico a confrontarsi con le sfide più urgenti del nostro tempo. La musica, creata in tempo reale dall’IA, si fonde con visual suggestivi che offrono un’istantanea delle tematiche più critiche legate all’utilizzo sfrenato delle risorse, dalla crisi climatica al rischio di perdita di centralità dell’essere umano in una società dominata dalla tecnologia. Durante la sua performance, Alex Braga ha sottolineato l’importanza di non separare l’arte dall’etica e dai diritti umani, avvertendo dei pericoli di un progresso tecnologico senza una bussola morale. Questo impegno si traduce in un’opera che non solo intrattiene, ma che stimola la riflessione e la consapevolezza.
Alex Braga: Un Pioniere del Nuovo Umanesimo Digitale
La presenza di Alex Braga al Padiglione Italia si è articolata in due giornate intense, con quattro appuntamenti che hanno catturato l’attenzione del pubblico e della critica. Le sue opere e il suo impegno nella divulgazione del nuovo umanesimo digitale lo hanno portato su palchi prestigiosi in tutta Europa, dal Mutek Festival al Sonar, fino a ottenere una nomination ad Ars Electronica, l’oscar mondiale dell’arte digitale. Il suo primo disco, ‘Spleen Machine’, è stato riconosciuto dalla rivista Rolling Stone come uno dei dieci dischi più influenti di artisti che utilizzano l’intelligenza artificiale. Questo riconoscimento testimonia la capacità di Braga di coniugare innovazione tecnologica e sensibilità artistica, creando opere che non solo esplorano le potenzialità dell’IA, ma che ne interrogano anche i limiti e le implicazioni etiche.
Un’Armonia Tra Arte, Tecnologia ed Etica
La performance di Alex Braga all’Expo 2025 Osaka rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte possa farsi portavoce di valori importanti come l’etica e la sostenibilità. L’uso innovativo dell’IA in ‘Automatic Impermanence’ non è fine a sé stesso, ma si pone al servizio di una riflessione profonda sul rapporto tra uomo e tecnologia, invitando il pubblico a interrogarsi sul futuro che vogliamo costruire. In un’epoca in cui l’IA sta trasformando radicalmente la nostra società, iniziative come quella di Braga sono fondamentali per promuovere un uso consapevole e responsabile di queste tecnologie, garantendo che il progresso tecnologico vada di pari passo con il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.
