La reazione di Matteo Ricci all’annuncio della Zes
Matteo Ricci, europarlamentare del Pd e candidato presidente di Regione, ha espresso forti dubbi e critiche riguardo all’annuncio dell’inserimento delle Marche e dell’Umbria nella Zona Economica Speciale (Zes). Inizialmente attendista, Ricci ha presto manifestato la sua delusione, definendo l’iniziativa come l'”ennesima finzione elettorale”.
Critiche al provvedimento del governo
Ricci sottolinea che il provvedimento governativo non si configura come un decreto legge immediatamente esecutivo, bensì come un disegno di legge che dovrà essere discusso e approvato, posticipando di fatto la sua entrata in vigore a dopo le elezioni regionali. Inoltre, evidenzia l’assenza di stanziamenti specifici e la clausola di “invarianza dei conti dello Stato”, che implica l’impossibilità di incidere sui bilanci statali. Secondo Ricci, ciò rende l’iniziativa una “terza finzione”, accusando il governo di non riconoscere la certificazione di crisi delle Marche.
Accuse all’amministrazione regionale
Ricci accusa l’amministrazione regionale guidata da Acquaroli di essere responsabile della crisi economica delle Marche, nonostante i fondi del Pnrr e i 14 miliardi stanziati per il terremoto. Cita dati di Bankitalia e Svimez che confermano la stagnazione economica della regione, aggravata dai dazi che impatteranno negativamente sull’export. Definisce l’iniziativa Zes come un’operazione di partito, spacciata per istituzionale e finanziata con fondi pubblici regionali.
La proposta di Ricci: una “Squadra reale Speciale”
In contrapposizione alla “Zona Elettorale Speciale” (Zes) definita da Ricci, l’europarlamentare propone una “Squadra reale Speciale” per risollevare le Marche dalla “mediocrità e finzione della destra”. Non vengono forniti ulteriori dettagli sulla composizione o le azioni specifiche di questa squadra.
Analisi e prospettive
L’iniziativa Zes per Marche e Umbria, pur rappresentando potenzialmente un’opportunità di sviluppo economico, solleva interrogativi sulla sua effettiva realizzabilità e sui tempi di implementazione. Le critiche di Matteo Ricci evidenziano la necessità di un’analisi approfondita delle risorse stanziate e delle misure concrete previste per il rilancio delle economie regionali. Resta da vedere se l’iniziativa si tradurrà in benefici tangibili per i cittadini e le imprese, o se rimarrà una promessa elettorale disattesa.
