Un Nuovo Approccio Predittivo alla Gentrificazione
Un team di ricercatori dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione ‘Alessandro Faedo’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isti-Cnr) e della Scuola Normale Superiore di Pisa (Sns) ha compiuto un passo avanti significativo nello studio delle dinamiche urbane. Pubblicato sulla rivista *Advances in Complex Systems*, il loro studio presenta un modello matematico innovativo in grado di prevedere il fenomeno della gentrificazione prima che si manifesti pienamente. Questo modello, già acclamato a livello internazionale, promette di rivoluzionare la pianificazione urbana, fornendo agli amministratori strumenti per intervenire tempestivamente e mitigare gli effetti indesiderati della trasformazione urbana.
La Diseguaglianza Economica come Catalizzatore del Cambiamento
La scoperta chiave dello studio è che anche una minima diseguaglianza economica all’interno di una città può innescare processi di trasformazione che portano alla gentrificazione. Giovanni Mauro, ricercatore presso Isti-Cnr e Sns e primo autore dello studio, sottolinea: “Il nostro modello ci dice che anche solo una piccola diseguaglianza economica è sufficiente per far emergere dinamiche di esclusione e sostituzione sociale nell’ambito di un’area urbana”. Questo significa che anche senza interventi pianificati o intenzioni esplicite, la disparità economica può gradualmente alterare la composizione sociale ed economica di un quartiere.
Un Modello Basato sui Flussi di Spostamento
A differenza degli studi tradizionali, che si basano sui dati dei censimenti raccolti a intervalli di diversi anni, questo nuovo modello utilizza i flussi di spostamento, anche minimi, all’interno della città. “Finora queste dinamiche erano studiate con dati che provenivano per lo più dai censimenti, quindi soltanto dopo alcuni anni si potevano analizzare questi fenomeni,” spiega Mauro. “Invece, per la prima volta, il nostro modello utilizza flussi di spostamenti anche minimi: è capace di catturare i segnali iniziali del cambiamento urbano e quindi di prevederlo”. Questo approccio permette di individuare i segnali precoci della gentrificazione, offrendo un vantaggio significativo nella pianificazione urbana.
Simulazione Urbana e Comportamenti Individuali
Il modello simula una città popolata da individui appartenenti a tre fasce di reddito: basso, medio e alto. Il comportamento di questi individui è governato da regole intuitive, come la ricerca di case accessibili, il trasferimento in quartieri compatibili con il proprio status socio-economico e l’investimento in aree in trasformazione. Luca Pappalardo di Isti-Cnr e Sns, coordinatore della ricerca, evidenzia come il fenomeno della gentrificazione emerga spontaneamente da queste interazioni: “Il bello è che tutto nasce dal basso. Nessuno decide di gentrificare, ma il fenomeno avviene comunque”.
Implicazioni per le Politiche Urbane
La capacità di prevedere la gentrificazione prima che diventi irreversibile offre alle amministrazioni locali la possibilità di intervenire in modo proattivo. Le politiche urbane possono essere mirate a mitigare gli effetti negativi della gentrificazione, come lo spostamento forzato dei residenti a basso reddito e la perdita di identità culturale dei quartieri. Interventi possibili includono l’implementazione di alloggi a prezzi accessibili, il sostegno alle attività commerciali locali e la promozione della diversità sociale ed economica.
Riflessioni sulla Gentrificazione e il Futuro delle Città
Questo studio apre una finestra importante sulla complessità delle dinamiche urbane. La capacità di prevedere la gentrificazione non è solo un traguardo scientifico, ma anche un’opportunità per ripensare il modo in cui pianifichiamo e gestiamo le nostre città. È fondamentale trovare un equilibrio tra lo sviluppo economico e la preservazione del tessuto sociale, garantendo che la crescita urbana sia inclusiva e sostenibile per tutti i residenti.
