Un Annuncio Contestato
Il comitato cittadino messinese ‘Invece del Ponte’ ha rilasciato una dichiarazione in risposta all’annuncio del Ministro Salvini riguardante l’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto. Secondo il comitato, l’affermazione di Salvini è fuorviante e non corrisponde alla realtà dei fatti. Lungi dall’essere un via libera definitivo, l’approvazione di mercoledì segna, invece, l’inizio di un percorso irto di ostacoli per i sostenitori del progetto.
Ostacoli Procedurali e Legali
Il comitato ‘Invece del Ponte’ sottolinea che il progetto dovrà affrontare il vaglio della Corte dei Conti, la quale non potrà ignorare le presunte illegittimità amministrative, tecniche ed economiche. Inoltre, sarà necessario ottenere l’approvazione di un progetto esecutivo che risponda a numerose prescrizioni ancora irrisolte. Il comitato preannuncia anche una serie di ricorsi legali in tutte le sedi nazionali ed europee, con l’obiettivo di far valere i propri diritti e contestare le procedure che ritengono forzate.
La Verità Dietro la Propaganda
Secondo ‘Invece del Ponte’, l’annuncio di Salvini è parte di una narrazione costruita su propaganda, interessi opachi e disprezzo per il territorio. Il comitato si impegna a smascherare questa narrazione, vigilando, informando e resistendo. Ribadisce, inoltre, che lo Stretto è un bene comune e non un affare per pochi.
Lo Stretto Non Si Tocca
L’associazione conclude la sua dichiarazione con un appello alla difesa dello Stretto come bene comune, affermando che “lo Stretto non si tocca”. Questo slogan riassume la posizione del comitato, fermamente contrario alla realizzazione del Ponte e determinato a contrastare il progetto in ogni modo possibile.
Valutazioni sul Futuro del Progetto Ponte sullo Stretto
La presa di posizione del comitato ‘Invece del Ponte’ evidenzia le numerose sfide che il progetto del Ponte sullo Stretto dovrà affrontare. Al di là degli annunci politici, la realizzazione dell’opera è tutt’altro che scontata e dovrà superare numerosi ostacoli procedurali, legali ed economici. Resta da vedere se il governo sarà in grado di superare queste sfide e portare a termine un progetto che da decenni divide l’opinione pubblica.