Un resort di lusso deserto: la testimonianza esclusiva
Il Wonsan-Kalma Resort, inaugurato a giugno dal leader nordcoreano Kim Jong-un con l’ambizione di trasformarlo in una meta turistica internazionale, si presenta oggi come un lussuoso miraggio. Un reportage esclusivo di SkyNews, arricchito dalle testimonianze e dai video di Anastasiya Samsonova, una manager russa di 33 anni, svela una realtà sorprendente: spiagge deserte, hall e sale da pranzo vuote. Le immagini mostrano una lunga distesa di sabbia con decine di lettini inutilizzati, un’atmosfera spettrale che contrasta con le promesse di un’esperienza turistica vivace e cosmopolita.
Libertà inaspettata e pregiudizi infranti
“L’hotel è assolutamente nuovo”, racconta Anastasiya. “Tutto è fatto molto bene, begli interni, infrastrutture molto avanzate”. La manager russa sottolinea come i pregiudizi sulla Corea del Nord siano spesso infondati: “Ci sono un sacco di pregiudizi su quello che puoi fare e non fare in Corea del Nord, come devi comportarti. Ma a dire il vero, ci siamo sentiti assolutamente liberi”. Questa testimonianza offre una prospettiva inattesa, suggerendo un’apertura e una libertà di movimento che sfidano le percezioni comuni sul regime nordcoreano.
Un’alleanza strategica e un turismo inaspettato
Il Wonsan-Kalma Resort diventa così un simbolo di un’alleanza strategica in crescita. L’inaugurazione di un volo diretto Mosca-Pyongyang e l’offerta di pacchetti vacanza nel resort da parte di agenzie russe come Vostopk Intur testimoniano un interesse reciproco. Irina Kobeleva, addetta dell’agenzia, rivela che una settimana nel resort costa circa 1.700 euro, volo escluso. Ma chi sono i turisti che scelgono questa destinazione insolita? “I nostri turisti sono soprattutto gente anziana che vuole tornare ai tempi dell’Urss”, spiega Kobeleva, “perché c’è la sensazione che la Corea del Nord sia molto simile all’Unione sovietica. Ma al tempo stesso, c’è una domanda crescente fra i giovani. Abbiamo 400 prenotazioni al mese”.
Un’eco del passato e nuove generazioni
Il Wonsan-Kalma Resort, con la sua atmosfera sospesa nel tempo, attrae un pubblico nostalgico, desideroso di rivivere le atmosfere dell’Unione Sovietica. Ma l’interesse crescente dei giovani suggerisce che il resort possa rappresentare anche una curiosità, un’opportunità per esplorare un paese avvolto nel mistero e scoprire una cultura diversa. La combinazione di nostalgia e curiosità potrebbe essere la chiave del successo, seppur limitato, di questa destinazione turistica inaspettata.
Un’oasi di lusso in un contesto complesso
Il Wonsan-Kalma Resort rappresenta un’anomalia nel panorama turistico mondiale. Un’oasi di lusso in un paese noto per le sue difficoltà economiche e le restrizioni politiche. La sua esistenza solleva interrogativi sulle priorità del regime nordcoreano e sulle dinamiche di potere che regolano i rapporti internazionali. Il resort diventa così un microcosmo in cui si intrecciano politica, economia e cultura, offrendo uno spunto di riflessione sulle contraddizioni del mondo contemporaneo.
