Previsioni ottimistiche per il turismo estivo 2025
L’Osservatorio di Federturismo prevede un aumento dell’1,5% degli arrivi dall’estero per l’estate 2025, segnalando un trend positivo per il settore turistico italiano. Parallelamente, si registra una ripresa del turismo domestico, con un numero crescente di italiani che scelgono di trascorrere le proprie vacanze all’interno dei confini nazionali, optando per soggiorni più lunghi anche nel mese di luglio. Questo cambiamento è in parte attribuibile alle ondate di calore degli ultimi anni, che hanno spinto molti vacanzieri a programmare le ferie in periodi meno affollati e climaticamente più miti.
Destagionalizzazione: Settembre nuovo mese chiave per il turismo
Un elemento significativo emerso dall’analisi di Federturismo è il crescente interesse per il mese di settembre, considerato sempre più un periodo chiave per l’offerta turistica, sia italiana che estera. I prezzi più contenuti, un clima più favorevole e la minore affluenza di turisti attraggono un numero crescente di viaggiatori, contribuendo a destagionalizzare il flusso turistico e a distribuirlo su un arco temporale più ampio. La presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, ha sottolineato come si stia assistendo a una graduale distribuzione delle ferie anche nei mesi di giugno e settembre, grazie a una maggiore flessibilità del lavoro e alla volontà di evitare il sovraffollamento e i costi elevati tipici dei periodi di punta.
Prenotazioni anticipate e nuove tendenze di viaggio
I dati relativi alle prenotazioni effettuate tramite tour operator evidenziano una crescita media dei ricavi del 5% per la stagione estiva 2025. Si conferma anche quest’anno il successo delle prenotazioni anticipate, che consentono ai viaggiatori di risparmiare sulla spesa complessiva. Il 37% dei connazionali (+5% rispetto al 2024) prenota con un anticipo compreso tra i 2 e i 4 mesi, mentre il 19% prenota tra i 4 e i 6 mesi, cercando di evitare le rotte turistiche più affollate. Il mare rimane la destinazione preferita dagli italiani, con particolare attenzione per Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria. Tuttavia, si registra una crescita della passione per la vacanza in montagna, con un aumento del 2,2% dei pernottamenti. Il Trentino-Alto Adige si conferma regione di punta, pronta ad accogliere circa 4 turisti su 10 tra coloro che cercano temperature più fresche, contatto con la natura e attività all’aria aperta.
Destinazioni estere e città d’arte
Per chi decide di varcare i confini nazionali, Grecia, Spagna e Nord Europa continuano a essere mete molto richieste. Sul lungo raggio, si registra un boom del Giappone e una crescita del Nord e East Africa. Le città d’arte italiane, con Roma, Milano, Firenze e Venezia in testa, rimangono la prima scelta per i turisti stranieri, con un’occupazione camere dell’80%, prevalentemente da parte di francesi, britannici, tedeschi e americani. I turisti con maggiore capacità di spesa continuano a frequentare assiduamente località esclusive come Capri, Ischia, Taormina e Porto Cervo.
Un’opportunità per un turismo più sostenibile e distribuito
Le tendenze delineate per l’estate 2025 offrono un’opportunità preziosa per promuovere un turismo più sostenibile e distribuito sul territorio. La destagionalizzazione, con l’aumento dell’interesse per i mesi di giugno e settembre, può contribuire a ridurre la pressione sulle destinazioni più popolari nei periodi di punta, favorendo una migliore gestione delle risorse e un’esperienza di viaggio più autentica per i visitatori. Allo stesso tempo, la crescita del turismo domestico e l’interesse per le destinazioni meno conosciute rappresentano un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale e naturale italiano in tutta la sua ricchezza e diversità.
