La dinamica dell’attacco

Lunedì scorso, la Cisgiordania è stata teatro di un ennesimo atto di violenza che ha visto come vittima Awdah Hathaleen, attivista e giornalista palestinese noto per il suo contributo al documentario premio Oscar “No Other Land”. Secondo le testimonianze degli attivisti del villaggio di Umm al-Khair, l’incidente è scaturito dall’azione di un colono che, a bordo di un bulldozer, ha invaso un terreno palestinese, distruggendo alberi e proprietà. La situazione è degenerata quando un residente si è avvicinato per chiedere al conducente del mezzo di fermarsi, venendo travolto. In risposta, i residenti hanno iniziato a lanciare pietre, provocando l’uscita di Yinon Levi, un colono israeliano, dall’insediamento, il quale ha aperto il fuoco. Hathaleen, che si trovava a distanza, è stato colpito da un proiettile che si è rivelato fatale.

La vittima: Awdah Hathaleen

Awdah Hathaleen era un residente di Masafer Yatta, un’area di villaggi situata a sud di Hebron, dichiarata zona militare da Israele. Il suo impegno nella difesa dei diritti della sua comunità è stato raccontato nel documentario “No Other Land”, che narra gli sforzi per proteggere le case dalla distruzione da parte delle forze israeliane. Basel Adra, co-regista palestinese del documentario, ha espresso il suo dolore sui social media, denunciando l’omicidio come un atto di cancellazione da parte di Israele. Poco prima di morire, Hathaleen aveva lanciato un appello affinché si intervenisse per fermare l’invasione dei coloni a Umm al-Khair, denunciando il tentativo di tagliare la conduttura principale dell’acqua per la comunità.

Il presunto responsabile: Yinon Levi

Il filmato dell’attacco ha puntato il dito contro Yinon Levi, un colono israeliano già sanzionato da Ue e Londra e inserito nella lista delle misure Usa dal presidente Joe Biden, salvo poi essere rimosso da Donald Trump. Levi è stato arrestato dalla polizia israeliana per essere interrogato, ma al momento non sono state presentate accuse formali nei suoi confronti. La sua figura è emblematica della controversa questione dei coloni israeliani in Cisgiordania e delle accuse di violenza e impunità che spesso li riguardano.

Reazioni internazionali

L’omicidio di Awdah Hathaleen ha suscitato una forte condanna a livello internazionale. Parigi ha denunciato gli attacchi dei coloni come atti di “terrorismo”. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’escalation di violenza in Cisgiordania, esacerbata dall’inizio della guerra a Gaza, con decine di attacchi, incendi, minacce e uccisioni perpetrate da coloni israeliani contro palestinesi.

Il contesto della violenza dei coloni

La violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania è un problema annoso, ma si è intensificata negli ultimi mesi. Secondo diverse organizzazioni per i diritti umani, è raro che i coloni responsabili di violenze contro i palestinesi vengano chiamati a rispondere delle loro azioni. Questa impunità percepita alimenta un clima di terrore e instabilità, ostacolando la possibilità di una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese.

Riflessioni sull’escalation di violenza in Cisgiordania

L’omicidio di Awdah Hathaleen è un tragico esempio della spirale di violenza che affligge la Cisgiordania. La mancanza di responsabilità per gli atti di violenza commessi dai coloni israeliani alimenta un clima di impunità che incoraggia ulteriori abusi. La comunità internazionale deve esercitare una pressione maggiore su Israele affinché garantisca la protezione dei civili palestinesi e persegua i responsabili di questi atti. Solo così si potrà sperare di porre fine a questa spirale di violenza e creare le condizioni per una pace duratura.

Di atlante

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