L’impatto combinato di dazi e dollaro debole

Carlo Cottarelli, economista di spicco e direttore dell’Osservatorio Conti pubblici, ha rilasciato dichiarazioni all’ANSA riguardo all’impatto congiunto di dazi e svalutazione del dollaro sull’export italiano. Cottarelli stima che l’effetto complessivo superi il 20%, pur ammettendo la difficoltà di quantificare in miliardi le perdite effettive. Secondo l’economista, qualsiasi cifra precisa sarebbe “campata per aria”, data la complessità delle variabili in gioco.

Resilienza del sistema produttivo italiano

Nonostante le preoccupazioni, Cottarelli evidenzia la capacità di adattamento del sistema produttivo italiano, ricordando precedenti periodi di forte svalutazione del dollaro. “Ci sarà un prezzo da pagare, esporteremo di meno, ma non è un tracollo completo”, afferma, sottolineando che l’esperienza passata dimostra la resilienza delle esportazioni italiane anche in contesti economici sfavorevoli. Cottarelli ricorda che abbiamo già sperimentato in passato una tempesta simile. “Ci sono state forte variazioni nel valore del dollaro negli ultimi 20 anni”: “nel 2002 il cambio dollaro/euro era più o meno 1 a 1, cinque anni dopo si era arrivato a 140 dollari per euro, con una svalutazione del 40%.     Eppure – osserva Cottarelli – non è che le nostre esportazioni sono scomparse”.

La necessità di un accordo per ridurre l’incertezza

Cottarelli sottolinea l’importanza di raggiungere un accordo che elimini l’incertezza, fattore che ostacola la capacità delle aziende di adattarsi ai cambiamenti. “Le aziende possono anche aggiustarsi di fronte ad una situazione che è cambiata, ma se continui a essere incerto di cosa succederà diventa difficile aggiustarsi”. L’economista conclude ribadendo la solidità della struttura produttiva italiana, composta da esportatori di grande qualità, in grado di assorbire “una botta di questo genere”.

Confronto con shock economici passati

Cottarelli precisa che la situazione attuale non è paragonabile agli shock economici del 2009 o della pandemia di COVID-19, ma ciò non toglie la necessità di monitorare attentamente l’evoluzione degli eventi e di adottare misure adeguate a sostegno delle imprese esportatrici.

Considerazioni sull’impatto a lungo termine

L’analisi di Cottarelli offre una prospettiva equilibrata sulla situazione, riconoscendo le difficoltà ma anche le potenzialità del sistema economico italiano. È fondamentale che le istituzioni continuino a lavorare per creare un contesto stabile e favorevole alle imprese, incentivando l’innovazione e la diversificazione dei mercati di esportazione, per mitigare gli effetti negativi di eventi esterni come dazi e fluttuazioni valutarie.

Di atlante

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