Rinviati a giudizio sei imputati per il caso Park Towers
Si è aperto un nuovo fronte nell’ambito della complessa indagine sull’urbanistica milanese, con il rinvio a giudizio di sei persone coinvolte nel caso delle Park Towers di via Crescenzago, situate nella zona del parco Lambro. La decisione è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare (gup) Alessandra Di Fazio, accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri Tiziana Siciliano, Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici. Il processo prenderà il via il 12 novembre davanti alla decima sezione penale del Tribunale di Milano.
Gli imputati, tra cui l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune (Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca) e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni, dovranno rispondere, a vario titolo, di accuse quali abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso. Le Park Towers sono un complesso di tre edifici, alti rispettivamente 81, 59 e 10 metri, per un totale di 113 appartamenti.
Le accuse: speculazione edilizia e violazioni urbanistiche
Secondo l’accusa, l’operazione relativa alle Park Towers sarebbe stata una “operazione speculativa a favore dell’investitore privato”, realizzata attraverso una procedura semplificata (Scia) per una ristrutturazione, anziché con un piano attuativo, come sarebbe stato necessario. Questo avrebbe permesso di evitare la realizzazione di servizi per i cittadini della zona, come aree verdi e parcheggi. Vengono inoltre contestate violazioni di leggi urbanistiche e paesaggistiche, nonché il pagamento al ribasso degli oneri di urbanizzazione da parte dei costruttori.
Andrea Bezziccheri, già coinvolto in altre inchieste sull’urbanistica milanese, si è difeso affermando di aver sempre agito nel rispetto delle norme, in assoluta trasparenza e buona fede. Tuttavia, la Procura ha chiesto per lui la custodia cautelare in carcere in relazione alla maxi indagine in corso.
Un sistema “deviato” al centro delle indagini
Anche la Corte dei Conti della Lombardia ha contestato un presunto danno erariale da 300mila euro in relazione al caso delle Park Towers.
Altri processi in corso e sviluppi futuri
Oltre al processo sulle Park Towers, sono già in corso altri procedimenti legati alla maxi indagine sull’urbanistica milanese, tra cui quelli relativi alla Torre Milano di via Stresa e al progetto immobiliare di via Fauchè. Inoltre, è fissata per il 26 settembre l’udienza pre-dibattimentale sul Bosconavigli, un complesso residenziale firmato da Stefano Boeri, anch’egli imputato per abuso edilizio e lottizzazione abusiva.
La vicenda delle Park Towers, così come le altre inchieste in corso, continua a tenere alta l’attenzione sul mondo dell’urbanistica milanese, sollevando interrogativi sulla gestione del territorio e sul rispetto delle regole.
Riflessioni sull’impatto dell’inchiesta
L’inchiesta sulle Park Towers e, più in generale, la maxi indagine sull’urbanistica milanese, gettano un’ombra inquietante sulla gestione del territorio e sul rapporto tra pubblico e privato. Al di là delle responsabilità individuali, che dovranno essere accertate nel corso dei processi, emerge la necessità di una maggiore trasparenza e di controlli più efficaci per prevenire abusi e speculazioni. È fondamentale che le istituzioni e gli operatori del settore collaborino per garantire uno sviluppo urbano sostenibile e rispettoso dell’ambiente e dei diritti dei cittadini.
