Allarme USA sull’uso di droni al confine
Un alto funzionario del Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti ha espresso seria preoccupazione riguardo alla presenza di droni utilizzati dalla criminalità organizzata messicana al confine tra Stati Uniti e Messico. Secondo il funzionario, esiste una “possibilità reale” che i cartelli stiano utilizzando questi droni per trasportare droga o addirittura per attaccare cittadini americani.
La risposta del Messico: Sheinbaum minimizza
La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha risposto all’allarme, affermando che “a un certo punto” è stato rilevato un solo drone e che non si hanno ulteriori informazioni. “Non c’è nulla di cui allarmarsi al momento”, ha sottolineato, aggiungendo che il drone in questione non ha attraversato il confine. Sheinbaum ha comunque assicurato che esiste una “costante collaborazione” tra le autorità dei due Paesi.
Operazione di confine e collaborazione
Sheinbaum ha evidenziato l’operazione di confine in corso, che coinvolge 10.000 soldati della Guardia Nazionale messicana. Ha inoltre sottolineato la “forte collaborazione” tra la Border Patrol, l’Agenzia delle Dogane e dell’Immigrazione degli Stati Uniti, la Guardia Nazionale e il ministero della Difesa messicano. Questa collaborazione include azioni di coordinamento tra i comandanti dei due Paesi.
Il contesto: la lotta al narcotraffico
La questione dei droni si inserisce in un contesto più ampio di lotta al narcotraffico tra Stati Uniti e Messico. I cartelli messicani sono noti per la loro capacità di innovare e adattarsi, e l’uso di droni potrebbe rappresentare una nuova sfida per le forze di sicurezza di entrambi i Paesi. La capacità di trasportare droga o compiere attacchi con droni potrebbe avere implicazioni significative per la sicurezza al confine.
Una minaccia da non sottovalutare
La discrepanza tra l’allarme lanciato dagli Stati Uniti e la minimizzazione del governo messicano solleva interrogativi sulla reale portata della minaccia rappresentata dai droni. Anche se si trattasse di un solo avvistamento, la possibilità che i cartelli utilizzino questa tecnologia per scopi illeciti non dovrebbe essere sottovalutata. Una maggiore cooperazione e scambio di informazioni tra i due Paesi è fondamentale per affrontare efficacemente questa potenziale nuova frontiera del narcotraffico.
