Una Cronoscalata Senza Storia
La cronoscalata da Loudenvielle a Peyragudes, con i suoi 10,9 chilometri di pura salita e punte di pendenza al 16%, si è trasformata in un’ennesima dimostrazione di forza di Tadej Pogacar. In condizioni climatiche estreme, con temperature che hanno raggiunto i 35 gradi, lo sloveno ha dominato la prova, percorrendo la distanza in soli 23 minuti netti a una media di 28.431 km/h. Il distacco inflitto al secondo classificato, Jonas Vingegaard, è stato di ben 36 secondi, un margine che sottolinea la superiorità del campione in questa fase del Tour de France.
Roglic Ritrova le Doti di Cronoman
Primoz Roglic, connazionale di Pogacar, ha mostrato un ritorno alle sue abilità di cronoman, risalenti al 2021, quando vinse l’oro olimpico a Tokyo. Tuttavia, anche la sua ottima performance non è stata sufficiente per contrastare l’inarrestabile Pogacar. Roglic ha concluso la prova con un ritardo di 1’20”, accontentandosi del terzo posto. La sua prestazione, comunque, conferma il suo stato di forma e la sua ambizione di competere per un posto sul podio a Parigi.
Giornata Difficile per Evenepoel
Per Remco Evenepoel, la cronoscalata si è rivelata particolarmente ardua. Il campione belga ha terminato la tappa al dodicesimo posto, con un ritardo di 2’39” da Pogacar. Evenepoel ha ammesso di non aver avuto le gambe giuste fin dai primi minuti della prova, sentendosi “vuoto”. Nonostante le difficoltà, è riuscito a limitare i danni, considerando le problematiche incontrate durante la sua performance.
Pogacar Sceglie la Bici da Strada e Domina
Un aspetto interessante della cronoscalata è stata la scelta di Pogacar di utilizzare una bici da strada, a differenza dei suoi principali concorrenti che hanno optato per bici specifiche da cronometro. Questa decisione non ha impedito a Pogacar di dominare tutti i tempi intermedi, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di eccellere in diverse condizioni e con diverse attrezzature. La sua prestazione ha ulteriormente consolidato la sua posizione di leader indiscusso del Tour de France.
Velocisti Salvati dal Cambio del Tempo Massimo
La straordinaria performance di Pogacar ha rischiato di mettere in difficoltà alcuni velocisti, che avrebbero potuto finire fuori tempo massimo. Arnaud Demare, Tim Merlier, Biniam Girmay e Luka Mezgec sono stati salvati dalla decisione della giuria di spostare il limite del tempo massimo dal +33% al +40% rispetto al tempo del vincitore. Questa decisione, presa un’ora prima del via, ha permesso ai velocisti di rimanere in gara.
Pogacar: “Volevo che Tutto Fosse Perfetto”
Dopo la vittoria, Pogacar ha espresso la sua soddisfazione per la prestazione, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e della preparazione. “Sono felicissimo, questa cronometro era un grosso punto interrogativo per me. Volevo che tutto fosse perfetto e il mio team ha fatto in modo che tutto fosse al top”. Ha inoltre rivelato di aver corso senza auricolare, seguendo una strategia semplice: “andare a tutta dall’inizio al traguardo”.
Prossima Tappa: Pau-Luchon-Superbagnères
Sabato 19 luglio si correrà la 14esima tappa, da Pau a Luchon-Superbagnères, un percorso di 182,6 km con arrivo in salita e la scalata di mitici colli come il Tourmalet, il Col d’Aspin e il Col de Peyresourde. Sarà un’altra giornata impegnativa sui Pirenei, dove ci si aspetta un’ulteriore dimostrazione di forza da parte di Pogacar e un tentativo di Vingegaard di ribaltare la situazione.
Un Tour de France Già Scritto?
La superiorità dimostrata da Tadej Pogacar in questa cronoscalata solleva interrogativi sulla possibilità di una vera competizione per la vittoria finale del Tour de France. Sebbene manchino ancora diverse tappe impegnative, il distacco accumulato e la forma fisica dello sloveno suggeriscono che solo un evento straordinario potrebbe impedirgli di conquistare il podio di Parigi. Resta da vedere se Vingegaard e gli altri contendenti saranno in grado di trovare le strategie e le energie per mettere in difficoltà il campione.