La scomparsa di Greta Spreafico: un mistero irrisolto
Greta Spreafico, 53 anni, cantante rock originaria di Erba (Como), è scomparsa il 4 giugno 2022. Da allora, le ricerche e le indagini non hanno portato a risultati concreti, lasciando irrisolto il mistero della sua sparizione.
La richiesta di archiviazione e la riapertura del caso
La Procura di Rovigo aveva già chiesto l’archiviazione del fascicolo, che era stata accolta dal Gip del tribunale il 2 ottobre 2023. Tuttavia, il caso è stato riaperto il 24 maggio 2024 in seguito a un’istanza di parte che segnalava un presunto rigonfiamento del terreno in un’area vicina all’abitazione di Andrea Tosi, uno degli indagati.
Le indagini sul rigonfiamento del terreno
Il sospetto era che il rigonfiamento potesse nascondere l’automobile di Greta Spreafico, una Kia Picanto mai ritrovata. Le indagini, condotte con l’ipotesi di reato di distruzione e occultamento di cadavere, omicidio preterintenzionale, morte come conseguenza di altro delitto e sequestro di persona, non hanno però portato al ritrovamento del veicolo o di altre prove rilevanti.
Gli indagati: Andrea Tosi e Gabriele Lietti
Nel corso delle indagini, sono stati iscritti nel registro degli indagati Andrea Tosi, un giardiniere di Porto Tolle (Rovigo), e Gabriele Lietti, ex fidanzato di Greta Spreafico. L’ultimo contatto accertato con la donna risale all’1.45 del 4 giugno 2022, quando parlò con Andrea Tosi.
La nuova richiesta di archiviazione
Nonostante la riapertura del caso e le nuove indagini, la Procura di Rovigo ha ritenuto di non avere elementi sufficienti per sostenere un’accusa in giudizio e ha quindi chiesto nuovamente l’archiviazione del caso. La decisione finale spetta ora al giudice per le indagini preliminari.
Un caso che solleva interrogativi
La richiesta di archiviazione del caso Greta Spreafico lascia aperti molti interrogativi. Nonostante gli sforzi investigativi, la verità sulla scomparsa della cantante rock rimane sconosciuta, lasciando spazio a speculazioni e dolore per i familiari e gli amici.
