Cerimonia di disarmo a Sulaymaniyya: un passo verso la pace
Circa trenta militanti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) hanno compiuto un gesto storico distruggendo le loro armi in una caverna situata nei pressi di Sulaymaniyya, nel Kurdistan iracheno. Questa cerimonia simbolica sancisce l’abbandono della lotta armata e il disarmo da parte del gruppo, che ha contestualmente annunciato il suo scioglimento. La decisione è stata presa in seguito alle indicazioni del leader Abdullah Ocalan, imprigionato dal 1999, aprendo una nuova fase nel conflitto curdo-turco.
Dichiarazioni e presenze alla cerimonia
“Siamo qui come segno di buona volontà e di un passo risoluto per il successo concreto del processo per la pace e la società democratica”, ha dichiarato il PKK in una nota ufficiale. All’evento hanno partecipato delegati del DEM, la terza forza più rappresentata nel Parlamento turco, di orientamento filo-curdo, che ha avuto un ruolo attivo nel processo di dialogo tra Ankara e il PKK, avviato nell’autunno del 2024.
Il contesto politico turco: un’iniziativa bipartisan
Il processo di pace per risolvere la questione curda in Turchia ha visto un’evoluzione sorprendente, con il partito MHP, forza di estrema destra alleata del presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha preso l’iniziativa. Tradizionalmente distante dalla causa curda, il leader del MHP aveva richiesto a Ocalan lo scioglimento del PKK in cambio di concessioni sul suo regime carcerario. Nei mesi successivi, il processo di pace ha ottenuto il sostegno di altri partiti turchi, tra cui l’AKP di Erdogan e le principali forze di opposizione, come il CHP e il DEM.
La fine della lotta armata e le prospettive future
A fine febbraio, Ocalan ha ordinato la fine della lotta armata, il disarmo e lo scioglimento del PKK, mentre Erdogan ha più volte sottolineato l’importanza storica di questo momento per raggiungere l’obiettivo di “una Turchia senza terrorismo” (Terorsuz Turkiye). Questo sviluppo rappresenta un’opportunità significativa per porre fine a decenni di conflitto e promuovere la stabilità nella regione.
Un passo avanti, ma con cautela
La decisione del PKK di deporre le armi e sciogliersi rappresenta un passo avanti significativo verso la pace in Turchia. Tuttavia, è fondamentale mantenere un approccio cauto e vigile. Il successo del processo di pace dipenderà dalla volontà di tutte le parti coinvolte di impegnarsi in un dialogo costruttivo e di affrontare le radici profonde del conflitto curdo-turco. La strada verso una Turchia senza terrorismo è ancora lunga, ma questo evento offre una speranza concreta per un futuro di stabilità e prosperità nella regione.
