La ‘nicchia industrializzata’ e le sue fragilità
L’allarme arriva da uno studio pubblicato sulla rivista BioScience e coordinato dall’Università di Padova, in collaborazione con l’Imperial College di Londra. La ricerca mette in luce come l’umanità stia alterando le condizioni ambientali al punto da compromettere la propria capacità di sopravvivere e riprodursi, rischiando di cadere in una ‘trappola evolutiva’ auto-costruita.
Sofia Belardinelli, del dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e prima autrice dello studio, spiega: “Oggi viviamo in una ‘nicchia industrializzata’, cioè in un ambiente costruito dagli umani che, pur avendo portato indubbi benefici, sta generando nuove fragilità rivelandosi, per alcuni aspetti, maladattativo”. Questa ‘nicchia industrializzata’, caratterizzata da scarsità di risorse cruciali e crescenti diseguaglianze sociali, sta generando nuove pressioni selettive che potrebbero rivelarsi dannose per la nostra specie.
La teoria della Costruzione della Nicchia e le trasformazioni in atto
I ricercatori hanno analizzato le trasformazioni in atto attraverso la lente della teoria della Costruzione della Nicchia, una prospettiva evoluzionistica che considera come gli organismi modificano il proprio ambiente e, di conseguenza, influenzano la propria evoluzione. I cambiamenti introdotti nell’ambiente dagli esseri umani possono generare nuove pressioni selettive, alcune vantaggiose, altre dannose.
Un esempio di pressione selettiva negativa è rappresentato dalla resistenza agli antibiotici, un fenomeno in crescita a causa dell’uso eccessivo di questi farmaci. Allo stesso modo, l’inquinamento atmosferico e la contaminazione delle risorse idriche rappresentano minacce dirette alla salute umana e alla sopravvivenza delle specie.
Uno sguardo evolutivo per comprendere la crisi ambientale
La ricerca sottolinea l’importanza di integrare una prospettiva evolutiva negli studi epidemiologici e nelle analisi sulla salute globale. Questo approccio può aiutarci a comprendere il nostro ruolo nella crisi ambientale e nella quarta transizione epidemiologica, caratterizzata dalla diffusione di malattie croniche non trasmissibili legate a fattori ambientali e stili di vita.
Telmo Pievani, filosofo della scienza ed evoluzionista dell’Università di Padova, aggiunge: “Uno sguardo evolutivo può anche aiutare a comprendere come la persistenza delle minacce ambientali sia potenzialmente in grado di alterare l’eredità ecologica, cioè le condizioni ambientali che trasmettiamo alle future generazioni, cambiando le condizioni in cui vivranno e a cui dovranno adattarsi”.
Il rischio di compromettere la capacità di sopravvivenza
Le condizioni ambientali non ottimali potrebbero compromettere la nostra capacità di sopravvivere e riprodurci, aumentando il rischio di cadere in una vera e propria trappola evolutiva. Questo scenario, sebbene allarmante, non è ineluttabile. La consapevolezza dei rischi e l’adozione di strategie sostenibili possono aiutarci a invertire la rotta e a costruire un futuro più resiliente.
La ricerca evidenzia la necessità di un approccio multidisciplinare che integri le scienze biologiche, mediche e sociali per affrontare le sfide ambientali e sanitarie del nostro tempo. Solo attraverso una comprensione approfondita delle dinamiche evolutive e delle interazioni tra uomo e ambiente potremo sperare di evitare la ‘trappola evolutiva’ e garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni.
Un futuro sostenibile è ancora possibile
La ricerca dell’Università di Padova ci pone di fronte a una realtà scomoda: le nostre azioni stanno plasmando un ambiente che potrebbe rivelarsi ostile alla nostra stessa sopravvivenza. Tuttavia, questa consapevolezza non deve paralizzarci, ma spingerci ad agire. Adottare stili di vita più sostenibili, investire in energie rinnovabili e promuovere politiche ambientali efficaci sono passi fondamentali per invertire la rotta. La sfida è complessa, ma non impossibile. Con la giusta dose di consapevolezza e impegno, possiamo ancora costruire un futuro in cui l’umanità e l’ambiente coesistano in armonia.
