La Commemorazione del Giudice Vittorio Occorsio
In una solenne cerimonia commemorativa, si è ricordato il giudice Vittorio Occorsio, a 49 anni dal tragico attentato terroristico che lo strappò alla vita nel 1976. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha preso la parola per onorare la memoria di un uomo che ha incarnato la lotta al terrorismo e al neofascismo, sottolineando come la pace interna e la sicurezza delle istituzioni non siano conquiste scontate.
Il Ricordo di Alfredo Mantovano
Mantovano ha espresso la sua preoccupazione per la tendenza a dare per scontate la pace e la stabilità del Paese, ricordando i tempi in cui la violenza politica e terroristica erano una realtà quotidiana. “Ci sono stati lunghi momenti della nostra storia, durante i quali il tg o il giornale radio erano quotidiani bollettini di guerra”, ha affermato, sottolineando come la figura di Occorsio rappresenti un esempio di coraggio e dedizione al servizio dello Stato.
Il Sottosegretario ha poi evidenziato come Occorsio, pur consapevole dei rischi, non abbia mai esitato a svolgere il proprio lavoro con integrità e imparzialità, seguendo il principio della giustizia “dagli occhi bendati”. Ha inoltre criticato la mancanza di un adeguato sistema di protezione per gli uomini delle istituzioni in quegli anni, auspicando un impegno costante nel contrastare le nuove minacce alla democrazia.
L’Intervento del Procuratore di Roma Francesco Lo Voi
Anche il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, ha voluto onorare la memoria di Occorsio, definendolo un “difensore incorruttibile della nostra Costituzione” e un modello di rigore e coraggio. Lo Voi ha ricordato come Occorsio, già negli anni ’70, avesse intuito la pericolosa saldatura tra ambienti neofascisti, settori deviati delle istituzioni e criminalità organizzata, concentrando le sue indagini sulla destra eversiva in un momento in cui l’attenzione era focalizzata sul terrorismo rosso.
“Fu tra i primi a cogliere il carattere sistemico della minaccia eversiva di destra in anni in cui l’attenzione generale e anche quella investigativa era maggiormente concentrata sulla galassia del terrorismo rosso”, ha spiegato Lo Voi, sottolineando come questa scelta non fosse ideologica, ma dettata dalla fedeltà al principio di legalità e dalla volontà di indagare su interessi oscuri e potentati sommersi.
Le Testimonianze Commosse
La cerimonia è stata arricchita dalle toccanti testimonianze della figlia di Occorsio, Susanna, e di Roberta Lomurno, magistrato in tirocinio, che ha espresso come la storia e la vicenda umana del giudice siano un esempio nel suo percorso professionale.
Il Prefetto Giannini: Occorsio un simbolo
Il prefetto Giannini, dal canto suo, ha sottolineato come “quel terrorismo non colpiva a caso ma individuava i suoi nemici”.
Un Esempio di Integrità e Coraggio
La figura di Vittorio Occorsio rappresenta un monito costante sull’importanza di difendere i valori democratici e di contrastare ogni forma di violenza e sopraffazione. Il suo sacrificio ci ricorda che la libertà e la giustizia non sono conquiste definitive, ma vanno difese e coltivate ogni giorno, con coraggio e determinazione.
