Reazioni alla decisione del governo panamense
Diverse organizzazioni femministe panamensi hanno espresso il loro rifiuto all’intenzione del governo di Panama di trasformare il Ministero degli Affari Femminili in un dipartimento dipendente dal Ministero dello Sviluppo Sociale. Questa decisione è stata definita una battuta d’arresto istituzionale che minaccia la capacità delle donne di avere voce nelle decisioni politiche cruciali per la loro vita.
La posizione delle organizzazioni femministe
La Convergenza Nazionale delle Donne per Panama e la Difesa del Ministero degli Affari Femminili hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui criticano aspramente la mossa del governo. “In un Paese pieno di strutture opache, posizioni clientelari e spese superflue, presentare il Ministero degli Affari Femminili come un lusso o una doppiezza è profondamente disonesto”, si legge nella dichiarazione. Le organizzazioni sostengono che la chiusura del ministero ridurrebbe la capacità delle donne di influenzare le politiche pubbliche in settori vitali come salute, istruzione, giustizia, lavoro e protezione contro la violenza.
Motivazioni del governo e implicazioni legali
Il presidente José Raúl Mulino ha indicato che la misura mira a ridurre le dimensioni dell’apparato statale e a centralizzare le funzioni. Tuttavia, i gruppi femministi ribattono che la chiusura del ministero violerebbe la Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (CEDAW), di cui Panama è firmataria. Questa convenzione impone agli Stati di rafforzare i meccanismi per la parità di genere.
Contesto internazionale e diritti delle donne
La Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (CEDAW) è un trattato internazionale adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1979. Considerata una carta internazionale dei diritti delle donne, definisce la discriminazione contro le donne e stabilisce un quadro di riferimento per l’azione nazionale per porre fine a tale discriminazione. La CEDAW obbliga gli Stati firmatari a intraprendere una serie di misure per eliminare la discriminazione in tutte le sfere della vita, tra cui la politica, il diritto, l’occupazione, l’istruzione e la sanità.
Riflessioni sulla parità di genere a Panama
La decisione del governo panamense solleva importanti interrogativi sull’impegno del Paese verso la parità di genere e i diritti delle donne. Ridimensionare un ministero dedicato agli affari femminili potrebbe segnalare una diminuzione dell’attenzione politica e delle risorse dedicate a queste tematiche. È fondamentale che il governo riconsideri questa mossa e cerchi alternative che garantiscano la protezione e la promozione dei diritti delle donne, in linea con gli obblighi internazionali assunti.
