Un film dal sapore crepuscolare
Il film ‘Di là dal fiume e tra gli alberi’, diretto da Paula Ortiz e basato sull’omonimo romanzo di Ernest Hemingway, approda finalmente nelle sale italiane dopo essere stato disponibile in streaming negli Stati Uniti. La pellicola, girata nel 2022, vede protagonisti Liev Schreiber nei panni del colonnello Richard Cantwell e Matilda De Angelis in quelli della contessa Renata Contarini. La storia si sviluppa in una Venezia malinconica e spettrale, sfondo ideale per un dramma romantico intriso di ricordi, rimpianti e una profonda malinconia.
La trama: un viaggio tra passato e presente
Il colonnello Cantwell, eroe di guerra pluridecorato ma profondamente segnato dalla vita, intraprende un viaggio a Venezia, città che rievoca in lui ricordi dolorosi e perdite irreparabili. In questo scenario crepuscolare, incontra Renata, una giovane contessa che vive in un palazzo nobiliare con la madre. Tra i due nasce un’attrazione fugace, ma il passato e la malattia del colonnello incombono sul loro rapporto, rendendolo fragile e malinconico.
Hemingway: tra realtà e finzione
Il film attinge a piene mani dalla vita di Ernest Hemingway. Il personaggio del colonnello Cantwell è ispirato al colonnello Charles T. Lanham, conosciuto dallo scrittore in Normandia nel 1944. Inoltre, l’incontro tra Cantwell e Renata richiama la relazione tra Hemingway e Adriana Ivancich, una giovane nobildonna veneziana conosciuta dallo scrittore nel 1948. Questi elementi biografici si fondono nel romanzo e nel film, creando un’opera intensa e personale.
La ‘teoria dell’iceberg’ e l’arte dell’omissione
Paula Ortiz, nella sua regia, sembra aderire alla ‘teoria dell’iceberg’ di Hemingway, un principio narrativo che suggerisce di non esplicitare tutto, lasciando al lettore o allo spettatore il compito di intuire e percepire ciò che non è detto. Questo approccio crea un’atmosfera di mistero e ambiguità, che contribuisce al fascino e alla profondità del film. Il ‘non detto’ diventa così un elemento fondamentale della narrazione, invitando il pubblico a una partecipazione attiva e interpretativa.
Un film da riscoprire
‘Di là dal fiume e tra gli alberi’ è un film che merita di essere visto e apprezzato per la sua atmosfera unica, le interpretazioni intense dei protagonisti e la sua capacità di evocare le emozioni e i temi cari a Hemingway. Nonostante la sua tardiva uscita nelle sale italiane, la pellicola offre uno sguardo profondo sull’amore, la perdita, il rimpianto e la ricerca di significato in un mondo segnato dalla guerra e dal dolore.
