
Un lieto fine nel borgo di Sant’Angelo
Sant’Angelo, pittoresco borgo dell’isola d’Ischia, ha fatto da cornice a un evento toccante: la liberazione di quattro tartarughe marine ‘caretta caretta’. Questi esemplari, feriti o ammalati, sono stati recuperati in diverse circostanze e sottoposti a cure intensive presso il Turtle Point di Portici.
Collaborazione per la salvaguardia
L’operazione di rilascio è stata resa possibile grazie alla sinergia tra diverse istituzioni e organizzazioni: l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e la Guardia Costiera di Ischia. La collaborazione ha permesso di garantire il benessere degli animali e il loro ritorno in sicurezza nel loro habitat naturale.
Nomi e storie di resilienza
Ogni tartaruga ha una storia unica da raccontare:
- Guendalina: Ritrovata alla deriva nel golfo di Napoli, disorientata e incapace di immergersi, a causa di un blocco intestinale causato dall’ingestione di plastica. Curata con terapie di supporto, è guarita completamente.
- Celestina: Recuperata al largo di Ischia, ha espulso materiale plastico durante la degenza, ricevendo cure specifiche per favorirne la guarigione.
- Pollara: Vittima di una collisione con un’imbarcazione, aveva subito danni al carapace e alla colonna vertebrale. Dopo anni di riabilitazione, ha recuperato la capacità natatoria.
- Federico: Recuperato a Casalvelino nel 2023, presentava una profonda ferita al carapace, probabilmente causata da un’elica. Sopravvissuto a un trauma polmonare, ha seguito un lungo percorso riabilitativo.
Un momento di speranza
La liberazione delle tartarughe è avvenuta nel tratto di mare tra l’isolotto di Sant’Angelo e la baia della Pelara, alla presenza del sindaco del comune di Serrara Fontana, Irene Iacono, del comandante della Guardia Costiera ischitana, Antonio Magi, e di Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta di Ischia e Procida. Un momento simbolico, che sottolinea l’importanza della tutela dell’ambiente marino e della salvaguardia delle specie protette.
Un segnale positivo per il futuro
La storia di Guendalina, Celestina, Pollara e Federico è un esempio di come l’impegno e la dedizione possano fare la differenza nella salvaguardia delle specie marine. La loro liberazione è un segnale positivo, che ci ricorda l’importanza di proteggere l’ambiente e di adottare comportamenti responsabili per preservare la bellezza e la biodiversità del nostro mare.