
Le motivazioni della richiesta di archiviazione
La Procura di Napoli ha depositato una richiesta di archiviazione per l’inchiesta relativa alla frana che il 26 novembre 2022 colpì Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia, causando morti e ingenti danni. Secondo i sostituti procuratori Mario Canale e Stella Castaldo, l’evento franoso è stato di natura eccezionale e si è verificato in un’area dell’isola mai colpita in precedenza da disastri simili. La rapidità con cui si è sviluppata la frana ha reso impossibile mettere in salvo le vittime.
La richiesta di archiviazione, contenuta in un documento di 56 pagine, è il risultato di un’approfondita attività di indagine che ha coinvolto perizie tecniche, deposizioni testimoniali e l’analisi di una vasta mole di dati. I magistrati sostengono che non è stata individuata una prova certa del nesso causale di colpevolezza, ovvero non è emersa una prova chiara e incontrovertibile che le azioni o omissioni di qualcuno abbiano direttamente causato le vittime e i danni.
L’assenza di un nesso causale di colpevolezza
Nella richiesta di archiviazione, la Procura sottolinea che anche in presenza di un piano di protezione civile aggiornato, di un utilizzo completo dei fondi disponibili e di mappe del rischio più dettagliate, gli eventi lesivi si sarebbero comunque verificati. L’unico modo per evitare le morti sarebbe stato l’evacuazione preventiva delle dodici persone coinvolte, ma tale evacuazione avrebbe potuto essere ordinata solo al superamento delle soglie di pioggia, un evento verificatosi poco prima della tragedia.
I magistrati hanno quindi concluso che non vi sono elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio contro ignoti, poiché manca la prova di un legame diretto tra eventuali negligenze o omissioni e il verificarsi della frana e delle sue conseguenze.
La reazione dei parenti delle vittime
I parenti delle vittime hanno espresso la loro ferma opposizione alla richiesta di archiviazione e hanno annunciato che presenteranno ricorso. Essi ritengono che vi siano state delle responsabilità nella gestione del territorio e nella prevenzione del rischio idrogeologico, e che tali responsabilità debbano essere accertate in sede giudiziaria.
La decisione finale sull’archiviazione spetterà ora al giudice per le indagini preliminari, che dovrà valutare attentamente le argomentazioni della Procura e le eventuali obiezioni dei parenti delle vittime.
Riflessioni sulla prevenzione e la gestione del rischio idrogeologico
La richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla frana di Casamicciola solleva importanti interrogativi sulla prevenzione e la gestione del rischio idrogeologico in Italia. Pur riconoscendo la natura eccezionale dell’evento, è fondamentale riflettere sull’adeguatezza degli strumenti di pianificazione e controllo del territorio, nonché sull’efficacia delle misure di allerta e di evacuazione preventiva. La tragedia di Casamicciola deve servire da monito per rafforzare l’impegno nella tutela del territorio e nella salvaguardia della vita umana.