Il processo entra nel vivo: requisitoria e assenza degli imputati
Tempio Pausania – Si è aperta la seconda giornata del processo per violenza sessuale di gruppo che vede coinvolti Ciro Grillo e i suoi tre amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Gli imputati, accusati di aver abusato di una studentessa italo-norvegese nell’estate del 2019 in Costa Smeralda, hanno scelto di non presenziare all’udienza odierna, a differenza di quanto fatto ieri da Grillo, Capitta e Lauria.
L’udienza, aperta alla stampa e iniziata poco dopo le 9.30, è proseguita con la requisitoria del procuratore capo Gregorio Capasso, iniziata nella giornata precedente e protrattasi per quasi sette ore. Oggi si attendono le sue richieste formali al tribunale. Successivamente, prenderanno la parola gli avvocati delle parti civili.
I fatti contestati e la difesa degli imputati
I fatti contestati ai quattro giovani risalgono al luglio 2019, precisamente alla notte tra il 16 e il 17. La presunta vittima, all’epoca diciannovenne, in vacanza in Costa Smeralda, ha denunciato di aver subito uno stupro di gruppo all’interno della villa di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo. Secondo la sua testimonianza, la violenza sarebbe avvenuta dopo una serata trascorsa in locali della Costa e nella discoteca Billionaire, dove lei e un’amica avevano conosciuto i quattro ragazzi.
Gli imputati hanno sempre negato le accuse, sostenendo che i rapporti sessuali siano stati consenzienti. Il procuratore Capasso, nella sua requisitoria, si è concentrato sullo stato di inferiorità psicofisica in cui si trovava la studentessa al momento dei fatti.
Le dichiarazioni spontanee di Ciro Grillo
In apertura di udienza, Ciro Grillo ha rilasciato dichiarazioni spontanee, visibilmente provato e in lacrime. “Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa”, ha affermato, ribadendo la sua innocenza e quella dei suoi amici. Queste sono state le prime dichiarazioni pubbliche di Grillo in tre anni di processo a porte chiuse.
Contesto e approfondimenti sulla Costa Smeralda
La Costa Smeralda, rinomata località turistica in Sardegna, è da decenni sinonimo di lusso e divertimento esclusivo. Tuttavia, dietro la facciata patinata, si celano dinamiche sociali complesse e problematiche legate al consumo di alcol e droghe, soprattutto durante la stagione estiva. Episodi di violenza, spesso legati all’abuso di sostanze, non sono rari e sollevano interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione del territorio.
Il Billionaire, citato nella vicenda, è uno dei locali più esclusivi della Costa Smeralda, frequentato da personaggi famosi e da un pubblico internazionale. La discoteca è spesso al centro di polemiche per i prezzi elevati e per un certo clima di ostentazione che può favorire comportamenti eccessivi.
Riflessioni sul processo e sulla narrazione mediatica
Il processo Grillo solleva importanti questioni sulla violenza di genere e sulla percezione del consenso. La narrazione mediatica del caso, spesso sensazionalistica, rischia di oscurare la complessità dei fatti e di alimentare pregiudizi. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso in modo indipendente e imparziale, garantendo a tutte le parti coinvolte un processo equo e rispettoso della loro dignità.
