Vittime di alto profilo e avanzata russa
Il conflitto in Ucraina continua a mietere vittime, con recenti attacchi che hanno colpito figure di spicco da entrambe le parti. La Russia ha subito la perdita del vice comandante della Marina militare, il generale Mikhail Gudkov, ucciso in un raid missilistico nella regione di Kursk. Parallelamente, nella regione di Lugansk, l’ex sindaco della città capoluogo, Manolis Pilavov, è deceduto in un attentato esplosivo. Pilavov era ricercato dalle autorità di Kiev, che lo accusavano di minare l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Sul fronte militare, Mosca ha annunciato la conquista di due nuovi villaggi: Razino, nella regione di Donetsk, e Melovoye, in quella di Kharkiv. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che queste avanzate fanno parte di una strategia per creare una “zona sanitaria” lungo il confine, con l’obiettivo di proteggere la popolazione civile nelle regioni russe limitrofe.
Dettagli sugli attacchi e sulle vittime
La morte del generale Gudkov è stata annunciata dal governatore della regione di Primorye, Oleg Kozhemyako. Gudkov, ex comandante della 155/a Brigata dei fanti di Marina, era stato promosso vice comandante dell’arma solo pochi mesi fa. L’attacco che ha causato la sua morte ha coinvolto un bombardamento ucraino su una postazione russa nella regione di Kursk, causando anche un numero imprecisato di altri militari deceduti.
L’attentato contro Manolis Pilavov è stato descritto dal Comitato investigativo russo come un “atto di terrorismo”. Sebbene i dettagli specifici dell’attentato non siano stati resi noti, l’agenzia Tass ha riportato che l’attacco potrebbe essere stato compiuto da una donna kamikaze. Media ucraini hanno invece suggerito che l’attentato sia stato orchestrato dai servizi segreti di Kiev. Pilavov era stato sindaco di Lugansk dal 2014 al 2023 e, secondo la Tass, era nella lista dei ricercati del ministero dell’Interno ucraino per accuse di sovversione e attentato all’integrità territoriale.
Vittime civili e attacchi reciproci
Le ostilità hanno causato anche numerose vittime civili. A Odessa, un attacco missilistico russo con testata a grappolo sulle strutture portuali ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre tre. Un altro bombardamento notturno sulla città ha colpito un edificio residenziale, ferendo cinque persone, tra cui due bambini. A Poltava, un bombardamento con droni ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre undici.
In Russia, le autorità hanno denunciato la morte di una donna e il ferimento di altri due civili nella regione di Lipetsk a causa dei rottami di un drone ucraino intercettato. Un altro civile è morto e una donna è rimasta ferita nella regione di Bryansk quando un drone ha colpito la loro auto. Un raid è stato compiuto anche sulla Repubblica di Udmurtia, a oltre mille chilometri dal confine, colpendo una “struttura tecnica” non specificata.
Un conflitto in continua evoluzione
La recrudescenza degli attacchi e il crescente numero di vittime, sia militari che civili, evidenziano la pericolosa escalation del conflitto in Ucraina. La strategia russa di creare una “zona sanitaria” lungo il confine e le accuse reciproche di terrorismo e attacchi indiscriminati suggeriscono che la situazione potrebbe deteriorarsi ulteriormente. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, mentre si intensificano gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione pacifica al conflitto.
