Gattuso: ‘Dobbiamo far crescere i nostri giovani’
Gennaro Gattuso ha iniziato il suo mandato come commissario tecnico della Nazionale Italiana con un messaggio chiaro: investire sui giovani. Durante la conferenza stampa di presentazione, Gattuso ha sottolineato l’importanza di dare spazio e opportunità ai talenti emergenti. Coerentemente con questa visione, ha scelto di assistere al quarto di finale dell’Europeo Under 21 tra Italia e Germania, un segnale forte dell’attenzione che intende dedicare al futuro del calcio italiano.
Visita a Trnava e incoraggiamento alla squadra
Accompagnato dal segretario generale della FIGC, Marco Brunelli, e dal capo delegazione della nazionale maggiore, Gianluigi Buffon, Gattuso è arrivato a Trnava, in Slovacchia, nel primo pomeriggio. Dopo aver incontrato il capo delegazione Giancarlo Antognoni e il coordinatore delle nazionali giovanili, Maurizio Viscidi, ha salutato il tecnico dell’Under 21, Carmine Nunziata, e ha fatto un in bocca al lupo alla squadra alla vigilia della cruciale sfida contro la Germania. Questo gesto testimonia l’unità d’intenti e il supporto che Gattuso vuole garantire a tutte le selezioni azzurre.
L’importanza di dare spazio ai giovani
“Il talento c’è, ma bisogna dare ai giovani la possibilità di esprimerlo,” ha dichiarato Gattuso in un’intervista che sarà trasmessa su Rai 2. “Hanno bisogno di tempo, di poter sbagliare e di crearsi un vissuto. I nostri ragazzi stanno facendo molto bene a livello di nazionali giovanili, poi però il percorso deve continuare, non si deve fermare a 18 o 19 anni. Dobbiamo essere bravi in questo.” Gattuso ha elogiato lo spirito, il senso di appartenenza e la capacità di soffrire dimostrati dall’Italia nella fase a gironi, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare insieme per raggiungere obiettivi importanti.
Un ritorno in Slovacchia ricco di ricordi
La trasferta in Slovacchia evoca dolci ricordi per Gattuso, che proprio in questo paese vinse l’Europeo Under 21 nel 2000, giocando da titolare nella squadra allenata da Marco Tardelli. In quella formazione, figurava anche Andrea Pirlo, un altro campione del mondo 2006. “Ho bei ricordi in Slovacchia, 25 anni fa siamo diventati campioni d’Europa con mister Tardelli ed è un piacere essere oggi qui,” ha confessato Gattuso, sottolineando il legame speciale che lo lega a questa terra.
Un segnale di speranza per il futuro
La presenza di Gattuso in Slovacchia non è solo un gesto di supporto, ma un segnale tangibile dell’importanza che il nuovo CT attribuisce al settore giovanile. In un momento in cui il calcio italiano è alla ricerca di nuovi talenti, l’attenzione di Gattuso verso l’Under 21 rappresenta una ventata di ottimismo e una promessa di un futuro più roseo per la Nazionale.
