
Dettagli sull’arresto e le accuse
Il tribunale provinciale di Santiago de Cuba ha richiesto una pena detentiva di 10 anni per Alexander Verdecia Rodríguez, un attivista di 51 anni, accusato di aver diffuso “propaganda contro l’ordine costituzionale” e “istigazione a delinquere” attraverso cinque post pubblicati sul suo profilo Facebook. Verdecia Rodríguez è in carcere da quattro mesi.
Le motivazioni della richiesta di condanna
Secondo la richiesta di condanna, Verdecia Rodríguez avrebbe “concepito l’idea di disturbare la tranquillità cittadina nel comune di Río Cauto, nella provincia di Granma, e di stimolare nei cittadini residenti in questo territorio l’intento di creare confusione e mancanza di rispetto contro l’ordine sociale e lo Stato socialista cubano”. Le autorità cubane basano le accuse sui post pubblicati dall’attivista nel gennaio 2024.
Contenuto dei post incriminati
Uno dei messaggi incriminati recitava: “Il comportamento repressivo del regime contro coloro che ci opponiamo alla sua dittatura dimostra la violazione dei nostri diritti alla libertà di espressione. Il regime non rispetta i diritti umani dei cubani, li calpesta. Abbasso il regime terroristico Castro Canel, esigiamo il rispetto dei nostri diritti umani”.
Coinvolgimento nell’Unione Patriottica di Cuba (Unpacu)
La richiesta di condanna fa riferimento anche all’attivismo di Verdecia Rodríguez come membro dell’Unione Patriottica di Cuba (Unpacu) e alle sue visite “regolari” a José Daniel Ferrer, leader dell’organizzazione, anch’egli attualmente incarcerato. L’Unpacu è un’organizzazione considerata illegale dal governo cubano.
Contesto politico e diritti umani a Cuba
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di repressione del dissenso a Cuba. Il governo cubano è spesso criticato per le sue restrizioni alla libertà di espressione e di associazione. Organizzazioni internazionali per i diritti umani denunciano regolarmente arresti arbitrari e processi ingiusti contro attivisti e dissidenti politici.
Riflessioni sulla libertà di espressione e la giustizia
La richiesta di 10 anni di carcere per Alexander Verdecia Rodríguez solleva serie preoccupazioni sulla libertà di espressione a Cuba. L’uso dei social media come strumento di dissenso pacifico non dovrebbe essere punito con pene così severe. È fondamentale che la comunità internazionale monitori attentamente questo caso e solleciti il governo cubano a rispettare i diritti umani fondamentali dei suoi cittadini.