Un dialogo inedito tra scultura e natura
Dal 21 giugno al 21 agosto, il Museo Gigi Guadagnucci a Villa Rinchiostra a Massa si trasforma in un palcoscenico di dialogo tra due maestri della scultura italiana: Gigi Guadagnucci e Giò Pomodoro. La mostra, intitolata ‘Gigi Guadagnucci Giò Pomodoro. Conversazione sulla natura’, è un’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Massa, curata da Mirco Taddeucci in collaborazione con Bruto Pomodoro, figlio dell’artista e vicepresidente dell’Archivio Gio’ Pomodoro.
Visioni a confronto: emozione e ragione
L’esposizione si propone di creare un connubio inedito tra le opere dei due scultori, mettendo in luce la loro visione condivisa sulla natura, con un focus specifico sul rapporto con il Sole. Nonostante l’amore comune per la natura, Guadagnucci e Pomodoro esplorano tecniche e linguaggi scultorei differenti. All’approccio più emozionale di Gigi Guadagnucci si contrappone quello più razionale e fedele allo studio di Pomodoro.
La spontaneità di Guadagnucci e la logica di Pomodoro
La spontanea leggerezza scultorea di Gigi Guadagnucci è il riflesso autentico del suo carattere esplorativo, mentre dall’altro lato viene evidenziato l’aspetto più logico di Pomodoro, il quale pone l’accento sulla sua ricerca dedicata al concetto di ‘torsione’. Questo contrasto offre al visitatore una prospettiva ricca e sfaccettata sulla rappresentazione della natura attraverso l’arte.
Opere in mostra: un tesoro di sculture e disegni
La mostra presenta una selezione di 18 opere, di cui 13 sculture e 5 disegni. Tra questi, spicca un inedito di Pomodoro, ‘Senza titolo (Tensioni)’, realizzato nel 1963 con inchiostro di china su carta e prestato per l’occasione da un collezionista privato. Questa opera offre uno sguardo intimo e prezioso sul processo creativo dell’artista.
Un’occasione per riscoprire l’arte e la natura
La mostra ‘Gigi Guadagnucci Giò Pomodoro. Conversazione sulla natura’ rappresenta un’imperdibile occasione per immergersi nell’arte di due grandi scultori italiani e riflettere sul nostro rapporto con la natura. Il dialogo tra le loro opere, così diverse eppure così profondamente connesse, stimola una riflessione sulla bellezza, la complessità e la fragilità del mondo che ci circonda.
