Il mistero del galeone San José si infittisce
Il galeone San José, affondato nel 1708 durante una battaglia con le forze britanniche, è da tempo considerato il ‘Santo Graal dei relitti’ per via del suo presunto carico di manufatti preziosi. La scoperta del relitto al largo delle coste colombiane ha suscitato grande interesse, e le recenti analisi sulle monete d’oro recuperate sembrano confermare l’identità della nave.
Tecniche avanzate per svelare il passato
Un team di scienziati ha utilizzato un veicolo subacqueo senza pilota per ispezionare il relitto e catturare immagini dettagliate del suo carico. Successivamente, è stata impiegata una tecnica all’avanguardia per creare ricostruzioni 3D delle monete, rivelando simboli cruciali per l’identificazione.
Simboli araldici e la data di conio: prove decisive
Le ricostruzioni 3D delle monete hanno rivelato la presenza della croce di Gerusalemme e simboli araldici tratti dalle corone dei monarchi spagnoli di Castiglia e León. Ancora più importante, sono stati identificati simboli che indicano che le monete furono coniate a Lima nel 1707. Questa datazione è fondamentale, poiché dimostra che il naufragio avvenne successivamente, corroborando l’ipotesi che si tratti proprio del San José, affondato nel 1708.
Il ‘Santo Graal dei relitti’ rivela i suoi segreti
Il San José era una delle tante navi che salparono dal Perù nel 1707, trasportando un’ingente quantità di merci reali. I documenti storici indicano che la nave non raggiunse mai la Spagna, affondando al largo delle coste della Colombia dopo lo scontro con le forze britanniche. Per i ricercatori, le monete ritrovate rappresentano una prova tangibile che il relitto scoperto è proprio il leggendario galeone, aprendo nuove prospettive sulla storia marittima e il commercio dell’epoca.
Un tesoro storico e culturale
La conferma dell’identità del relitto come il galeone San José non rappresenta solo la scoperta di un tesoro di inestimabile valore economico, ma soprattutto un’opportunità unica per approfondire la nostra conoscenza della storia marittima, del commercio coloniale e delle dinamiche politiche del XVIII secolo. Lo studio dei manufatti recuperati potrà fornire preziose informazioni sulla vita a bordo, sulle rotte commerciali e sulle tecnologie dell’epoca.
